Medicina e potere - Giornata di studio sull’ eredità di G.A. Maccacaro a 30 anni dalla scomparsa.
Pubblicato il 12 gennaio 2007
di:
Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)
Il 12 gennaio 2007, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano (Via Festa del Perdono), si terrà un convegno sull’opera di Giulio A. Maccacaro a trent’anni dalla sua scomparsa. Giulio A. Maccacaro aveva formulato l’ipotesi che la Medicina e la Scienza in genere
fossero un modo del potere. Molti ricercatori, medici, docenti universitari sono stati
influenzati da quell’ipotesi ed hanno seguito percorsi che li hanno portati a
verificarla in svariati campi: dalla ricerca sulle cause della malattia al diritto dei
popoli alla liberazione dallo sfruttamento, dall’affermazione della necessità di
fondare la pratica professionale sulle prove di efficacia alla denuncia del prevalere
del mercato e dei conflitti di interesse, all’affermazione della centralità del paziente
ed altro ancora. Su questi temi abbiamo invitato alcuni di loro a raccontarci, con il
percorso compiuto, le verifiche e le smentite raccolte e gli insegnamenti per il futuro
della lezione di Giulio A. Maccacaro. Dopo l’apertura dei lavori, affidata al Prof. Virgilio Ferruccio Ferrario, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano, con il
coordinamento di Roberto Satolli, Presidente ZADIG -
Milano, sono invitati a parlare, sulle diverse
declinazioni del tema “Medicina e Potere” cui hanno
dedicato molta parte della loro attività scientifica e
professionale: Il mattino verrà dedicato alle presentazioni dei
relatori, che avranno 20 minuti di tempo ciascuno
per approfondire i temi: Il pomeriggio sarà dedicato alla discussione, con
interventi, domande e approfondimenti dall’aula
e da parte dei relatori stessi. Era infatti ipotesi di lavoro della collana editoriale
che G.A. Maccacaro curava per Feltrinelli, che
la medicina fosse un modo del potere e che il
medico, ma non solo lui, dovesse impegnarsi a
cercarlo ed a scoprirlo dovunque si trovasse, per
sfidarlo e così riuscire davvero a mettere la
medicina al servizio dell’uomo. Nel 1965 G.A. Maccacaro scriveva a proposito
della nuova ricerca biologica allora agli albori: “ .. soltanto due momenti da che esiste la Terra
sono paragonabili a quello che stiamo vivendo:
l’uno, databile a più che duemila milioni di anni fa,
è quello in cui nasce, quale macromolecola,
l’alfabeto della vita in un pianeta sino allora
abiotico; l’altro databile a quattromila anni fa è
quello in cui la specie più evoluta inventa l’alfabeto
della sua intelligenza e con esso la Storia.
Di un terzo grande evento noi abbiamo il
privilegio di essere contemporanei: la trascrizione
dell’alfabeto della vita nei simboli dell’alfabeto
dell’uomo. Negli anni a venire l’importanza di tale evento -
ben superiore a quella della trasformazione della
materia in energia - si manifesterà in tutte le sue
implicazioni che saranno felici o spaventevoli
secondo come noi le avremo volute.
Perché una biologia di scoperta mentre diventa
una biologia di invenzione e di scelta cessa di essere
soltanto un problema per la scienza dei biologi e
diventa una responsabilità per la coscienza degli
uomini, di tutti gli uomini. Parole come queste sono
state dette alcuni decenni or sono, per la nuova
fisica ma non furono ascoltate: così ci è stato dato il
governo dell’energia nucleare quando eravamo del
tutto impreparati ad esercitarlo e così siamo tuttora
incapaci di evitar che esso gravi come un incubo
sull’avvenire dei nostri figli. Parole come queste vanno dette oggi, quando sta
per essere dato all’uomo un governo anche più
splendido e terribile: quello sulla sua evoluzione.
Egli non lo avrà meritato se ne farà solo pretesto di
superbia, strumento di potenza, barriera di
segregazione, se non avrà preparato al suo avvento
una società giusta, tollerante e fraterna, se -
soprattutto - non avrà capito che la scienza,
qualsiasi scienza, ha un unico scopo, un unico
valore, un’unica dignità: alleviare all’uomo la
fatica di essere migliore.”
Giorgio Bert, Istituto CHANGE di counselling
sistemico - Torino,
Alessandro Liberati, Centro Cochrane Italiano -
Università di Modena e Reggio Emilia,
Luigi Mara, Medicina Democratica - Castellanza
(Varese),
Sandro Spinsanti, Istituto Giano - Direttore di
Janus - Roma,
Gino Strada, Fondatore di Emergency - Milano,
Benedetto Terracini, Direttore di Epidemiologia &
Prevenzione - Torino,
Gianni Tognoni, Direttore Consorzio Negri Sud -
S. Maria Imbaro (Chieti),
Lorenzo Tomatis, Presidente ISDE - International
Society of Doctors for Environment - Trieste,
Paolo Vineis, Imperial College Londra e Università
di Torino.
Epidemiologia & Prevenzione fra storia e
utopia;
Il potere della ricerca al servizio di ... ;
Nocività del lavoro: la latenza degli effetti al
servizio del potere;
Il potere della medicina per chi non ha potere;
Il potere della ricerca nel nostro e nell’altro
mondo;
Sanità Pubblica e ruolo della grande industria;
Evidence Based Medicine: Medicina o Potere?
Quale ruolo dell’etica nella formazione del
medico?
Quale ruolo della comunicazione nella
formazione del medico?
La Segreteria organizzativa della Giornata di
studio ha sede presso l’Istituto di Statistica
Medica e Biometria a cui ci si può riferire
per ulteriori informazioni:
e-Mail: ibsum@unimi.it
TEL: 02 503 20855-20854-20868;
FAX: 02 503 20866.