Medicina Democratica
Sanità

LA TRAGEDIA DI CASTELLANETA: SENZA LA PRESENZA DI TECNICI NELLE ASL LA SITUAZIONE IMPIANTISTICA E’ FUORI CONTROLLO. I VINCOLI DI SPESA DELLA LEGGE FINANZIARIA PER IL PERSONALE NON POSSONO VALERE IN SANITA’. TANTO PIU’ IN PUGLIA.



Pubblicato il 6 maggio 2007
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Il tragico errore nell’ospedale di Castellaneta poteva essere evitato? Probabilmente sì se la ASL avesse avuto un concreto diritto di parola in sede di collaudo dell’impianto dei gas medicali che anziché portare nel nuovo reparto di terapia intensiva cardiologica ossigeno, portava al letto del paziente un anestetico.

Per concreto diritto di parola si intende la presenza di tecnici di sua fiducia, meglio dipendenti, che non prendessero solo atto di quanto certificato dalla ditta costruttrice ma che verificassero, con strumenti e competenze proprie, quanto erroneamente certificato.

E’ avvenuto ciò? Ne dubitiamo a meno che la dotazione di ingegneri nella ASL di Taranto sia eccezionalmente florida rispetto al panorama regionale. Perchè una situazione simile in Puglia è solo un miraggio. Le leggi del centro destra che nel 2000 hanno bloccato per quasi cinque anni le assunzioni e l’acquisto di beni nel servizio sanitario hanno ridotto al lumicino le risorse umane nelle nostre ASL e soprattutto nelle strutture di supporto come le aree tecniche. Non ci sono ingegneri, sono pochi e mal attrezzati e tutte le attività appaltate come l’antincendio, i gas medicali, la manutenzione elettrica ed impiantistica si svolgono senza una vigile attività di controllo da parte di personale di fiducia della ASL. Ciò vuol dire che le ditte appaltatrici fanno quello che vogliono naturalmente guardando soprattutto alla riduzione dei costi ed all’aumento dei profitti.

La volontà di invertire questa situazione trova ostacoli nelle norme che i governi di centro destra prima ed ora quello di centro sinistra hanno dettato riguardo ai costi del personale degli enti pubblici nelle ultime leggi finanziarie: la costante riduzione della spesa del personale rispetto agli anni passati è un severo paletto posto alla gestione delle nostre ASL. E poco vale il discorso che l’aumento del costo del personale potrebbe ridurre il ricorso a manutentori esterni o i costi stessi di manutenzione perché si gestirebbe in proprio il primo intervento. Sono argomenti che non valgono di fronte alla giustizia contabile. E allora si tagli sul personale proprio e si appaltino all’esterno i servizi così la voce costo del personale potrà essere ridotta. Le commissioni per il rischio clinico e gli uffici per la sicurezza in staff alle direzioni generali, evocati come rimedio dalla Ministra alla Salute nella terribile circostanza di Castellaneta, possono soddisfare esigenze mediatiche del momento ma non possono risolvere il problema.

Tanto più che gli uffici per la sicurezza già esistono e sono già in staff alle direzioni ma sono costituiti da pochissimo personale e così possono controllare ben poco. Si torna quindi al problema iniziale. Le lacrime di queste ore da parte della politica rischiano di apparire di coccodrillo se non si metterà il servizio sanitario in condizioni di acquisire una capacità di controllo reale sulle attività di supporto a quella sanitaria. E ciò rimuovendo subito gli ostacoli legislativi che impediscono alle ASL di arruolare il personale necessario.

Gino Stasi

Sezione Pugliese

3291184097




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