Medicina Democratica
Ambienti

Rivalta Scrivia contro impianto bioetanolo



Pubblicato il 20 settembre 2007
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Eccezionale la manifestazione che i cittadini di Rivalta Scrivia (Tortona) oggi (17 settembre) hanno organizzato contro l’impianto bioetanolo. Una folta delegazione accompagnata da numerosissimi giovani ha rumorosamente interrotto il Convegno nella Sala consiliare della Provincia di Alessandria (convegno sulle fonti rinnovabili con filippi fabbio penna mercalli ronchi ruggiero ecc.) esibendo striscioni e cartelli, e ha imposto alla riluttante Provincia l’intervento del rappresentante del Comitato per Rivalta vivibile, Enzo Pernigotti, un intervento applauditissimo nella sala gremita che ha annichilito il portavoce di Gavio&Ghisolfi.

Il prossimo appuntamento è ancora più importante: giovedì mattina la conferenza dei servizi in via Galimberti si riunisce per decidere l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Data la pericolosità dell’impianto chimico, una vera e propria raffineria di carburante, sarebbe scandaloso oltre ogni limite se questa procedura di VIA non fosse avviata. Saremo presenti per vigilare.

Al numerosissimo pubblico intervenuto al Convegno è stato distribuito il seguente volantino di Medicina democratica:

Convegno sulle fonti rinnovabili. Sala del consiglio provinciale. 17 settembre 2007.

La Provincia di Alessandria ha ingaggiato un cast

variegato di oratori per attribuire la patente di pluralismo

ad un convegno che non ci vede invitati nel timore che roviniamo

la (già scadente) immagine elettoralistica di una Amministrazione "

"ambientalista" a chiacchiere da salotto

ma nei fatti attrice e complice di attentati

alla salute e all’ambiente.

I fatti:

La Provincia considera "fonti energetiche rinnovabili" i rifiuti urbani e ha concordato con la Regione Piemonte la costruzione dell’inceneritore, minando così la raccolta differenziata e la fiducia dei cittadini che a migliaia avevano sottoscritto contro l’incenerimento e il vergognoso finanziamento dell’incenerimento.

La Provincia incoraggia la presentazione di progetti di inceneritori a biomasse affermando che nel nostro territorio boschivo "esistono risorse rinnovabili pressochè infinite", menzogna smentibile con un semplice giro nel povero Appennino.

La Provincia si è mostrata latitante complice del tentativo AMIAS (Azienda multiservizi idrici e ambientali Scrivia) di contrabbandare un inquinante inceneritore di fanghi industriali come un innocuo impianto a biomasse.

La Provincia ha tentato di far passare per "una grossa stufa a legna" una megacentrale termoelettrica a biomasse (50 megawatt) giustificata da una truffa alla Totò: "per riscaldare e illuminare artificialmente una serra di 15 ettari (pari a 15 campi di calcio) adibita a coltivazione artificiale di. basilico" (forse per conseguire il monopolio mondiale del pesto alla ligure).

Oggi la Provincia ha offerto la vetrina a Ghisolfi/Gavio per il megaimpianto di etanolo da mais a Rivalta Scrivia: una internazionale megatruffa etica, energetica, economica, sociale, ecologica, fattibile solo grazie ai sussidi pubblici, che anche localmente distruggerebbe l’agricoltura, la biodiversità, la risorsa idrica, la sicurezza, l’ambiente. Avremmo preferito che la Provincia non facesse ancora una volta da spalla alla speculazione e sostenesse invece la nostra proposta "provocatoria" (?) all’onnicostruttore Marcellino Gavio: sempre con i soldi pubblici, al posto del biocarburante (non chiamiamolo bio-etanolo, perché di bio non ha nulla), a parità di investimenti annunciati (300 milioni di euro), costruisca, da imprenditore illuminato quale non si definisce, la più grande centrale solare d’Europa, che surclassi quella di Sanlucar (Spagna) e, in proporzione, serva a 6 milioni di cittadini, pardon clienti.

Giustamente la Provincia considera antagonisti gli ambientalisti alessandrini che la contrastano in questa sua politica contro l’ambiente e la salute, e molto opportunamente e poco democraticamente cerca di non darci la parola.

D’altronde è la stessa Giunta che ha votato a favore del Tav Terzo Valico e che è contro la ripubblicizzazione del servizio idrico e non vota la relativa Proposta di legge firmata da 4.000 alessandrini (quasi mezzo milione in Italia).

Lino Balza




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