Medicina Democratica
Amianto

MD: forte indignazione per la sentenza amianto



Pubblicato il 20 dicembre 2007
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Medicina democratica esprime forte indignazione per la sentenza di assoluzione dei dirigenti Solvay nel processo per amianto. Con questa sentenza è come se i lavoratori fossero stati uccisi una seconda volta. E’ immaginabile lo stato di sconforto delle famglie e dei colleghi di lavoro, che lottano da anni con le sofferenze delle malattie professionali, e che non riescono a vedersi riconosciuti giustizia e risarcimenti sacrosanti.

Nel caso specifico, se è vero che un processo per amianto è difficile perché le leggi di riferimento sono fatte su misura di inquinatori e loro avvocati - anzichè tutelare la salute dei lavoratori - è altrettanto vero che specialmente il mesotelioma pleurico, ma anche altre malattie, sono dovute senza ombra di dubbio all’esposizione all’amianto, e solo ad esso. E dove mai i lavoratori Solvay morti avrebbero respirato amianto se non in fabbrica ?

Questa sentenza scandalosa è figlia purtroppo anche dell’assenza di qualsiasi mobilitazione intorno al processo e alle vittime. Stride particolarmente l’assenza del sindacato e del Consiglio di fabbrica che - pur avendone le capacità economiche - non si sono costituiti parte civile, e neanche hanno promosso la pur minima iniziativa di sostegno alle vittime prima e a lato del processo. A differenza di altre realtà, come ad esempio in Alta Val di Cecina nel settore geotermia, dove anche il sindacato è parte attiva nella battaglia.

Da questo punto di vista Rosignano è un’isola particolamente infelice, dove Solvay riesce ad imporre di tutto, dalla mancata bonifica del mercurio a sentenze incredibili come questa.

Tuttavia la battaglia legale non è affatto chiusa, e tanto meno è chiusa la battaglia a livello sociale: Medicina democratica propone che si costituisca anche a Rosignano un COMITATO ESPOSTI AMIANTO, che si ricorra contro la sentenza e che si aprano nuove cause per le centinaia di lavoratori che sono stati esposti ad amianto.

20.12.07

Maurizio Marchi (Resp. prov.le)




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