Medicina Democratica
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Recensione del libro "Di fabbrica si muore" di M.Portaluri e A.Langiu



Pubblicato il 2 maggio 2008
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Riportiamo,di seguito, una breve presentazione del libro di Alessandro Langiu e Maurizio Portaluri

"Di fabbrica si muore"

La storia come tante di Nicola Lovecchio morto di tumore al petrolchimico di Manfredonia

Descrizione (dal sito dell’editore: www.mannieditori.it)

Nel 1994, Nicola Lovecchio, operaio del petrolchimico di Manfredonia, scopre di avere un tumore ai polmoni. Insieme al medico Maurizio Portaluri, avvia un’indagine anche tra i suoi colleghi denunciando la fabbrica per l’incidente che nel 1976, qualche mese dopo il disastro di Seveso, provocò la fuoriuscita di decine di tonnellate di arsenico.

La ricostruzione delle vicende è trascritta, con passione e ragione, da Portaluri. Accanto, la pièce teatrale Anagrafe Lovecchio, di Alessandro Langiu, è poesia di denuncia civile che coinvolge ed emoziona.

L’avvocato inizia a parlare del tasso di arsenico nell’urina degli operai nei giorni dell’esplosione. Altissima, oltre ogni immaginazione, valori normali di 90-100 sparati verso l’alto a 1000 e 2000 e 3000 a seconda dei casi.

Il punto che nessuno si spiega, nel collegio, è come sia possibile che rimanga così elevato anche mesi dopo, o dopo il periodo di malattia in certi casi obbligatorio.

Ed ecco la spiegazione: «Siamo in una città di mare, e l’alto tasso di arsenicure è riconducibile ad un elevato consumo di crostacei, in particolare di gamberi. Elevato, costante ed in quantità esorbitante. Circa un chilo al giorno.»

Nessuno ride.

Anno 2008, 104 pagine - € 11,00 - ISBN: 978-88-6266-033-4




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