Medicina Democratica
Sanità

PROCESSO ALLA CLINICA SANTA RITA - MEDICINA DEMOCRATICA AMMESSA FRA LE PARTI CIVILI



Pubblicato il 2 febbraio 2009
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Un’ordinanza della IV sezione penale del Tribunale di Milano ha ammesso questa mattina fra le parti civili anche Medicina Democratica - Movimento per la Salute Onlus, assistita dagli avvocati Nadia Germanà e Giuliano Pisapia nel processo contro alcuni medici accusati di lesioni e truffa e, al tempo stesso, contro la clinica Santa Rita di Milano ove operavano.

Sono state respinte gran parte delle eccezioni poste dalle difese degli imputati, nelle quali la richiesta di MD era stata duramente attaccata sia sul piano sostanziale che formale. In sintonia con recenti pronunce della Cassazione, il Tribunale ha riconosciuto come rappresentative di interessi diffusi le associazioni che difendono il diritto alla salute, richiamando questo scopo negli statuti.

MD, ha sottolineato il Tribunale, è un’organizzazione presente e operante su tutto il territorio nazionale, con alle spalle una notevole attività tecnica, scientifica e - soprattutto - sociale nel campo della salute.

Un riconoscimento importante e qualificante: non si tratta infatti solo di fare giustizia per atti medici inutili e dannosi (alcuni eseguiti “con crudeltà”), ma anche - come ha ricordato il Tribunale citando i convegni di MD sull’argomento - di mettere in discussione il sistema del finanziamento a prestazione (DRG) che è all’origine dell’azione della Casa di Cura e delle persone sotto accusa. In questo senso, pur senza le stesse aberrazioni, la Casa di Cura Santa Rita si trova in compagnia di molte altre strutture private denunciate per falsificazioni di diagnosi, oltre che per uso scorretto del suddetto sistema di finanziamento.

MD cercherà di fare in modo che nel corso del processo si entri nel merito di quella che è stata definita la mercificazione della sanità, perché in sede politica finalmente si giunga a porre il problema della trasformazione del sistema attuale che “paga la malattia”, con un altro sistema “che paga la salute”.

Un rifiuto di ammissione come parte civile c’è stata. Ed ha riguardato proprio la Casa di Cura Santa Rita che si sarebbe trovata ad essere contemporaneamente responsabile civile e parte civile. Il Tribunale ha definito incompatibili le due posizioni.

Si auspica infine una maggiore attenzione dei mezzi di comunicazione e una più elevata partecipazione dei cittadini ad un processo che si presenta fino da ora molto intenso, con tre udienze la settimana. Si tratta infatti di fatti gravissimi al centro di un processo storico che non deve essere “esemplare”, ma come per la ThyssenKrupp, deve essere un processo giusto.

Fulvio Aurora, vicepresidente nazionale Medicina Democratica

Milano, 2 febbraio 2009




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