Medicina Democratica
Sanità

Medicina Democratica sulla sentenza S. Rita



Pubblicato il 29 ottobre 2010
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




UNA SENTENZA GIUSTA IN UN PROCESSO GIUSTO,

MA ORA SI CAMBI IL SISTEMA

MEDICINA DEMOCRATICA esprime la propria grande tristezza , non per l’esito del processo, la cui sentenza ritiene assolutamente giusta, ma per la sofferenza arrecata alle vittime e ai loro famigliari cui va tutta la sua solidarietà.

MD ritiene che questa vicenda rappresenti solo la punta di un iceberg di una situazione di illegalità diffusa.

La sanità lasciata in mano ai privati, i pochissimi controlli efficaci, la totale assenza di una vera programmazione sanitaria hanno fondamento in un sistema basato sul rimborso a prestazione (DRG). Si tratta di una truffa assurta a legalità. Più si fanno prestazioni e più si è pagati.

Molte di queste prestazioni sono inutili, molte fra queste sono dannose.

Nel caso della Santa Rita, oltre all’illecito amministrativo, alla selezione dei pazienti e delle patologie in base a pura convenienza economica si è aggiunta la gravità delle lesioni procurate: si è cioè ritenuto meno rischioso effettuare una serie di interventi chirurgici inutili e quindi di per sé dannosi che non semplicemente fingere di averli fatti falsificando le cartelle cliniche e le schede di dimissione ospedaliera.

Questo la dice lunga più di ogni altra cosa su quale sia il grado di affidabilità del nostro sistema sanitario regionale. I controlli sono di carattere amministrativo (viene controllata dai NOC - nuclei operativi di controllo - la corrispondenza o meno fra le diagnosi contenute nella SDO -scheda i dimissione ospedaliera- e il DRG - tariffa della prestazione-. Non si entra, ne si può entrare nel merito della prestazione e men che meno del servizio sanitario effettuato.

MEDICINA DEMOCRATICA chiede che questa sentenza che mette a nudo tutta l’insipienza della gestione della sanità nella nostra regione dia l’occasione per ridiscutere su tutta la linea le scelte dei nostri amministratori e per ridisegnare un sistema che premi e paghi la salute e al posto di un sistema che premia e paga la malattia.

Il lavoro svolto dai Pubblici Ministeri e dai loro consulenti è stato preciso ed efficace.

Medicina Democratica ringrazia in particolare anche il proprio legale, l’avv. Margherita Pisapia.

Milano, 28 ottobre 2010




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