Medicina Democratica
Ambienti

Medicina Democratica appoggia le iniziative delle popolazioni vesuviane contro l’avvelenamento dell’ ambiente



Pubblicato il 28 ottobre 2010
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Medicina Democratica approva ed appoggia in maniera incondizionata la giusta ribellione delle popolazioni vesuviane contro l’ennesimo programma governativo che impone l’avvelenamento dell’ambiente attraverso la serie infinita di discariche e di inceneritori.

Ancora una volta le comunità locali si oppongono alla follia di chi ,per continuare a lucrare sulla gestione dei rifiuti, sta trasformando la Campania in una gigantesca pattumiera che annullerà una florida agricoltura di tradizione millenaria,il futuro delle prossime generazioni e il presente di un paesaggio unico al mondo -il parco Nazionale del Vesuvio.

E’ la follia criminale che ha prodotto nelle province di Napoli e Caserta più di 6000 morti per cancro tra il 1994 ed il 2001 -come si evince da uno studio finanziato dall’OMS e pubblicato nel 2007 -e che ne promette una crescita esponenziale in tutti i territori nei quali si sono accumulati e probabilmente continuano ad affluire scarti industriali provenienti da tutt’Italia .

Medicina Democratica denuncia il progetto tante volte messo in atto nei territori campani ( Acerra, Chiaiano, Pianura , Giugliano , etc.. ) di criminalizzare le proteste , di mortificare la democrazia , di spargere divisioni tra le comunità e demonizzare le reazioni della gente .

L’obbiettivo è poter intervenire con la violenza della macchina statale ( polizia -esercito) con la scusa dell’ordine pubblico .

Contro il popolo dell’area vesuviana minacciano interventi il ministro degli Interni e quello della Difesa ,mentre il presidente del consiglio promette di risolvere il problema in 10 giorni eliminando “ il cattivo odore”.

La considerazione tante volte circolata tra le persone comuni è che assistiamo ad un paradosso :

la gente che per mesi ha protestato in tutte le maniere possibili ed è stata puntualmente ignorata dalle autorità viene oggi minacciata ed "indagata" da un apparato di stato che continua a custodire al sicuro , nel suo fulcro di potere governativo personaggi chiaramente coinvolti dal malaffare, apologeti del codice mafioso e soggetti con frequentazioni camorristiche ben acclarate e note alla magistratura .

La gente pensa che la peggiore puzza provenga proprio da certi ambienti governativi ,ben protetti,che hanno interessi nel ciclo dei rifiuti e che hanno congegnato un meccanismo da paese dittatoriale per bloccare la protesta popolare : la militarizzazione dei siti di sversamento dei veleni e l’occultamento della verità.

E’ quella verità che è stata per tanto tempo nascosta alla gente ma che emerge dai documenti sottaciuti de1 rapporto della sezione Ambiente della Provincia di Napoli .

A compimento di alcune analisi effettuate dall’Asia, società che gestisce la discarica, sulle campionature effettuate nel periodo ottobre 2009 -maggio 2010 il rapporto dimostra l’inquinamento della falda acquifera dell’area ex SARi di Terzigno.,cioè un grave rischio per la salute collettiva , ma tale rapporto è rimasto “secretato” dal Luglio scorso.

Questa grave omissione della comunicazione delle informazioni alla

cittadinanza è la dimostrazione di quanta considerazione hanno le autorità locali della legge italiana ed europea; Contro questi disegni di repressione e censura si deve mobilitare l’opinione pubblica , il mondo scientifico, gli intellettuali ,il mondo del lavoro e quello del non lavoro ,i disoccupati che potrebbero trovare occupazione in una gestione dei rifiuti improntata al recupero dei materiali riutilizzabili contenuti negli scarti urbani .




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