Medicina Democratica
Ambienti

VOTIAMO SI AI REFERENDUM!



Pubblicato il 3 giugno 2011
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Livello sette a Fukushima,..... come Chernobyl!!!.

La notizia dell’innalzamento della classificazione del rischio deciso dall’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, è giunta nelle ultime ore in via ufficiale. Lo conferma la Tepco.

A dirlo è uno studio del Dr. Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, commissionato da Greenpeace Germania. Quasi un mese fa, dunque, si sapeva che il livello di radioattività rilasciato dall‘incidente era di una portata tale da giustificare un innalzamento della soglia del pericolo, in base ai parametri stabiliti dall’International Nuclear Event Scale (INES).

Greenpeace aveva comunicato che la quantità totale di radionuclidi di iodio-131 e cesio-137, rilasciata a Fukushima tra l’11 e il 13 marzo 2011, equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7 nella scala INES.Le autorità hanno sottovalutato il rischio, cercando di minimizzare ogni giorno con comunicati ufficiali emessi dai responsabili della crisi atomica giapponese.Greenpeace sta effettuando delle analisi indipendenti dall’inizio del disastro per evitare si taccia sui reali rischi per non allarmare la popolazione ( e i Paesi confinanti), come spesso purtroppo avviene in questi casi. Spiega Jan van de Putte, consulente in sicurezza radioattività dell’associazione ambientalista, che il livello 7 della scala INES è palese si sia raggiunto sommando i rilasci di radiazione da tutti i reattori dell’impianto di Fukushima Daiichi.

E’ probabile che la quantità totale di radiazione equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7. Il rilascio di radioattività, infatti, è 100.000 TBq (TeraBequerel) per ogni reattore, dunque si tratta di tre incidenti di scala 7. La radioattività emessa dalle centrali dipende da vari elementi: lo iodio 131 che produce il cancro alla tiroide ,e una durata di vita in atmosfera di 80 giorni ; il Cesio 137 ,responsabile di leucemie ,che rimane nocivo per 300 anni; gli ossidi di uranio impoverito e Plutonio 239 ,contenuti nel Mox ,un combustibile di “riciclo” usato nel secondo reattore esploso in Giappone.il 13 marzo ,la cui durata nell’ambiente è di 24.000 anni . Gli effetti di quest’ultimo elemento sono gli stessi della bomba di Nagasaki -l’ordigno al Plutonio 239 usato nel 45 ,che oltre gli effetti distruttivi immediati ,ha seminato tumori e malformazioni sino ai giorni nostri . Il Giappone ha mostrato la catastrofica equivalenza del nucleare civile e militare .

MD PER la qualità dell’ACQUA PUBBLICA OLTRE I REFERENDUM

L’acqua è un alimento e come tale elemento vitale la cui qualità è essenziale per la vita; l’acqua è inoltre presente come “acqua invisibile” in tutti gli alimenti e pertanto se inquinata altrettanto lo è tutto il ciclo del cibo; l’acqua pertanto non può assolutamente essere una merce da commerciare; l’acqua è un diritto da proteggere e conservare;.l’acqua é di tutti!!!

Per questo motivo MD invita a votare SI ai referendum !!

Ma votare non basta : bisogna dire la verità .

Bisogna denunciare come la realtà dell’inquinamento delle acque in Italia sia molto più grave ed estesa di quanto Autorità e Istituzioni vogliano ammettere: non è ammissibile che la “mappa dell’inquinamento reale” sia molto più estesa della “mappa istituzionale” ufficialmente riconosciuta nei luoghi decisionali; le ARPA regionali devono inserire ufficialmente nelle loro mappe tutti i siti inquinati scoperti e denunciati dai cittadini; i siti inquinati segnalati dalle Regioni all’interno della Legge sui SIN (Siti da bonificare di Interesse Nazionale) devono essere immediatamente inseriti nella Legge con provvedimento urgente a stralcio.

I finanziamenti anticipati dallo Stato dovranno essere restituiti in toto dalle aziende responsabili dell’inquinamento. I lavori di disinquinamento dei SIN devono iniziare immediatamente e portare il più rapidamente possibile alla cessazione delle attività inquinanti con conversione dei siti industriali in aree di attività ecocompatibili utilizzando i lavoratori attualmente impiegati e installando centri universitari e di ricerca sull’ambiente e le energie rinnovabili;denunciare che la vera emergenza sono la malattia e la morte da intossicazione dentro e fuori le fabbriche, che avvengono anche per l’inquinamento gravissimo dell’acqua di superficie e di quella in falda: la corrispondenza tra siti inquinati e malattie tumorali tra la popolazione sono la prova; occorre costruire pertanto immediatamente una mappa epidemiologica delle malattie da inquinamento ambientale;denunciare che l’emergenza dunque non è la CO2; che comunque va contrastata, bisogna cioè smettere di dare incentivi per la CO2 tramite le “quote” e utilizzare invece queste risorse per il disinquinamento e la riconversione eco compatibile dei siti inquinati;denunciare che lo stato delle Reti degli acquedotti nazionali con condotte in cemento-amianto, tubi in piombo e infiltrazioni di inquinanti non è assolutamente accettabile;

E’ necessario ed urgente il rifacimento e il completamento degli acquedotti italiani e questo lo può fare solo lo stato :le attuali SpA evitano accuratamente di realizzare i lavori ed i controlli di qualità in nome della massimizzazione dei loro profitti .

Un esempio è stato l’immediato blocco dei lavori di messa a norma degli impianti sulla riva sinistra dell’Arno non appena i privati sono arrivati con Publiacque; La Privatizzazione quindi stenderebbe un muro di omertà sullo stato delle acque e degli acquedotti .

E’ necessario ed urgente adeguare immediatamente il sistema idrico italiano a tutte le normative europee già approvate e operative, per la difesa dell’acqua di superficie e in falda (insieme a terra ed aria), ma non applicate;obbligare il Ministero dell’Ambiente a raccogliere e comunicare immediatamente alla Commissione UE i dati sull’inquinamento delle acque di superficie e in falda;obbligare tutte le industrie a mettersi immediatamente a norma secondo il PRTR Europeo e a comunicare i dati dell’inquinamento al Register; allo stesso modo obbligare tutte le attività civili (non industriali) a comunicare i propri dati al PRTR Europeo;sollecitare il Governo ad adeguare la lista dei Siti di interesse nazionale da bonificare integrandola subito con le aree di interesse regionale e con tutte le aree inquinate emerse dal lavoro di denuncia dei cittadini; le bonifiche e le conversioni dei Siti devono iniziare subito: non c’è più tempo!Bisogna promuovere l’inserimento delle acque minerali nelle acque potabili eliminandole dalla lista delle “materie prime estraibili”, riclassificarle come alimento sottomettendole alla stessa normativa delle acque in rete con tutti gli obblighi conseguenti sotto il controllo esclusivo del Ministero della Salute(sinora esse sono fuori controllo);

BISOGNA ANDARE A VOTARE Si e continuare nelle lotte per la qualità dell’acqua e la difesa della salute.Il mercato sta uccidendo la Natura e l’Umanità.

"E’ venuto il momento di esercitare tutto il nostro potere di cittadini, di dare forza e visibilità al nostro senso etico oltre che ai nostri diritti. E’ il momento di esercitare la nostra responsabilità verso gli altri, verso i bambini in particolare e verso chi dovrà ancora nascere. E’ in gioco il diritto alla salute, all’ambiente e alla vita stessa".

Piero Mottolese, ex-operaio dell’ILVA di Taranto, in memoria degli operai morti per l’inquinamento in fabbrica




Versione Stampa - www.medicinademocratica.org