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Oggetto: ticket di 10 euro per le prestazioni specialistiche

Nelle recenti misure finanziarie proposte dal Governo e approvate dal Parlamento a tempo di record ve ne è una particolarmente odiosa: quella che stabilisce un ticket di 10 euro sulle ricette per prestazioni sanitarie specialistiche. Ne sarà soggetta la gran parte della popolazione.

Una tassa sulla malattia che colpisce in maniera uguale cittadini “diseguali”. Giustamente molte autorità regionali si sono già espresse negativamente in merito e si sono impegnate a studiare misure alternative per evitare un’ulteriore peggioramento delle condizioni di vita e di salute di chi si trova in difficoltà a causa della crisi economica e delle sue conseguenze. Gli oltre 8 milioni di cittadini colpiti da povertà saranno i primi, se non esenti, a sopportare le conseguenze di tale misura; potrebbero essere costretti a rinunciare a una o più prestazioni sanitarie.

E’ possibile, a parere della presente associazione, raggiungere risultati superiori in termini di risparmio e, al tempo stesso, migliorare le condizioni di salute della popolazione tramite una misura “strutturale”, quindi non temporanea, che modifichi l’attuale sistema di finanziamento a prestazione, sostituendola, in estrema sintesi, con un sistema basato “su quote capitarie pesate per età”. Non si tratta di ritornare all’antico, si vuole evitare invece che si moltiplichino indebitamente le prestazioni, non poche delle quali, sono inutili e a volte pure dannose.

La nostra disponibilità ad entrare nel merito tecnico ed etico è la più totale. Vi aggiungiamo un breve documento che entra nel merito della proposta.

Inviamo i nostri migliori saluti

Per Medicina Democratica

Fulvio Aurora

(tel. 3392516050 - mail: fulvio.aurora@virgilio.it)