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Petrolchimici

PROCESSI PETROLCHIMICO: RIPRENDONO LE UDIENZE



Pubblicato il 17 settembre 2005
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Brindisi. Riprendono con l’autunno le udienze dei processi per gli omicidi e le lesioni colpose a danno dei lavoratori del petrolchimico e per le omissioni dolose di cautele nello stesso stabilimento.

Il 23 settembre si terrà l’udienza in Camera di Consiglio per discutere la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura della Repubblica di Brindisi per malattie e decessi tra i lavoratori esposti al CVM (cloruro di vinile monomero) e al PVC (policloruro di vinile). Contro tale richiesta hanno presentato opposizione numerose persone offese e danneggiate da reato alle quali Medicina Democratica ha fornito supporto tecnico-scientifico. A conforto delle tesi delle parti lese è nel frattempo intervenuta la sentenza di appello di Venezia che ha riformato la sentenza assolutoria di primo grado riconoscendo le responsabilità dei dirigenti per l’insorgenza di alcuni tumori tra i lavoratori esposti a quelle sostanze negli identici impianti di Porto Marghera.

Il 29 settembre inizierà dinanzi al Tribunale di Brindisi la discussione finale nel processo che vede imputati dirigenti del locale petrolchimico, nonché, a livello nazionale, delle aziende che lo hanno gestito negli anni, per due decessi dovuti a tumori della pleura provocati da esposizione ad amianto. In questo procedimento Medicina Democratica è presente come parte civile e l’intervento del suo difensore è previsto per il 30 settembre. Si tratta del primo processo riguardante i lavoratori del petrolchimico prossimo ad una sentenza.

Il 16 dicembre inizierà il dibattimento del processo che vede imputati 17 dirigenti dello stabilimento brindisino accusati di omissioni dolose di cautele atte a prevenire incidenti sul lavoro. Si tratta di una “costola” del procedimento sul CVM-PVC nell’ambito del quale la Procura della Repubblica di Brindisi - come sopra accennato - ha chiesto l’archiviazione per i reati contro la persona. Anche in questo processo Medicina Democratica è stata ammessa quale parte civile fin dalla udienza preliminare del 12 aprile scorso.

Medicina Democratica riprende la sua attività di sensibilizzazione sul tema dei “processi” ritenendolo importante sia per una questione di giustizia verso le vittime ed i loro parenti, sia per una azione di indispensabile recupero di memoria storica mentre a Brindisi si parla di “nuovo modello di sviluppo”.

(Gino Stasi)




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