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Una grande vittoria per le vittime dell’amianto in Brasile



Pubblicato il 23 ottobre 2005
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Una recente sentenza di un Tribunale dello Stato di San Paolo costituisce una pietra miliare nella lotta contro l’Amianto ed è stata accolta con un enorme sospiro di sollievo da tutti coloro che si battono per i diritti degli esposti in Brasile. Fernanda Giannasi, ispettore del lavoro e tra i fondatori dell’ABREA (Associazione Brasiliana degli Esposti all’Amianto), dice: "Dopo nove anni, un tribunale brasiliano ha finalmente riconosciuto la negligenza dell’Eternit S/A nell’esporre i lavoratori all’Amianto. Per decenni, la produzione e la lavorazione dell’Amianto hanno generato un flusso ininterrotto di profitti per i padroni (azionisti). Per tutto quel tempo il benessere dei lavoratori, dei consumatori e del pubblico non ha costituito una preoccupazione. L’eredità lasciata dall’Amianto brasiliano si trova nei polmoni della nostra gente e nella contaminazione dell’ambiente. I membri dell’ABREA, molti dei quali sono stati fedeli lavoratori dell’Eternit, stanno pagando il prezzo del comportamento dei loro datori di lavoro con la perdita della salute e, per alcuni, anche della vita. La sentenza del 26 agosto 2004 non solo riconosce che 1’Eternit è responsabile dei danni inferti a queste persone, ma dice anche che è tenuta a pagare indennizzi adeguati e ad assicurare cure mediche appropriate ai malati". L’azione legale e stata intrapresa dal Pubblico Ministero dello Stato di San Paolo contro la Eternit S/A per conto di migliaia di vittime dell’Amianto. Il giudice Teresa Rodrigues dos Santos della XVIII Corte Civile ha fatto cinque affermazioni fondamentali:

1.I lavoratori e le lavoratrici che sono stati danneggiati hanno diritto a un indennizzo da parte dell’Eternit per l’esposizione subita all’Amianto. II giudice ha specificato che dovrebbero ricevere una pensione proporzionale alla perdita finanziaria subita; tale pensione dovrebbe variare tra i 45 e i 360 dollari al mese.

2.L’azienda e tenuta a pagare anche i "danni morali" per un ammontare pari a 50-300 volte i salari minimi (equivalenti a 4.500-27.000 dollari).

3-5.Si specifica in dettaglio come e quando l’indennizzo deve essere erogato e sono state emesse linee guida per l’assistenza medica che 1’Eternit e tenuta a fornire ai malati [1].

Tali decisioni hanno implicazioni rilevanti; si stima che la sentenza potrebbe costare all’azienda 160 milioni di dollari. Da quando e iniziato il processo, l’impatto mediatico della vicenda ha avuto conseguenze negative sul valore ordinario delle azioni della Eternit. Un altro effetto della pubblicità negativa e stato il rifiuto della Borsa di San Paolo di includere 1’Eternit nell’indice delle 40 aziende socialmente responsabili scelte tra le 150 più ricche. Le aziende incluse in questo elenco hanno accesso a contratti vantaggiosi con l’lnternational Financial Corporation della Banca Mondiale. La giustizia brasiliana è stata finora notoriamente lenta nel prendere in considerazione i casi riguardanti i danni da Amianto. Secondo il periodico "Epoca", un’azione legale può impiegare 12 anni per compiere l’iter previsto dal sistema legale brasiliano; la Corte suprema ha 160.000 azioni legali tuttora pendenti. Una di queste è quella di Joao Batista Momi, ex dipendente Eternit, a cui nel 1998 era stato riconosciuto un indennizzo di 150.000 reais (50.000 dollari di oggi, ma nel 1998 pari a 150.000 dollari) dal giudice Alexandre David Malfatti della XXVII Corte di San Paolo per "riparare i danni morali e materiali, per le cure mediche e per una pensione pari a un quarto del suo ultimo stipendio, quantificato dal suo avvocatto in 1.200 reais (410 dollari)". Momi ha contratto l’asbestosi in seguito a un’esposizione occupazionale durata 32 anni all’Eternit. L’azienda ha fatto ricorso in Appello; a tutt’oggi il signor Momi non ha ricevuto un soldo. Nella Confederazione elvetica, il gruppo Eternit sta affrontando le richieste di indennizzo provenienti dagli stabilimenti di produzione del cemento-Amianto di Casale Monferrato e dalle miniere e dagli stabilimenti del Sudafrica [2]. Bruno Pesce, il rappresentante delle vittime di Casale, ha dichiarato a un giornalista svizzero che in luglio (2004) si sono svolti tre incontri con Thomas e Stephen Schmidheiny, proprietari dell’Eternit. Ulteriori incontri sono stati effettuati nel mese di settembre. Anche se le vittime italiane non hanno ancora reso nota la loro richiesta di indennizzo, altre sentenze italiane hanno riconosciuto indenizzi di 500.000 euro a ogni persona colpita da malattie causate dall’Amianto, questa somma potrebbe essere pertinente al caso caso. In Sudafrica sono in corso cause avviate da lavoratori che sono stati esposti alla crocidolite (Amianto blu) nelle miniere [3] e nelle fabbriche [4] dell’Eternit. Si ritiene che nel periodo di massimo utilizzo dell’Amianto, l’Eternit abbia esposto piu di 40.000 lavoratori a rilevanti quantità di crocidolite nei suoi impianti minerari e nelle fabbriche. L’avvocato sudafricano Richard Spoor dichiara che gli ex lavoratori e le ex lavoratrici morti di mesotelioma sono centinaia, mentre sono migliaia le persone colpite da asbestosi. All’inizio di quest’anno Spoor è andato a negoziare in Svizzera ed è tomato con molte speranze che si possa raggiungere un accordo in tempi brevi.

Laurie KAZAN-ALLEN * *Segreteria BANASBETOS, Londra.


Articolo pubblicato sul volume 154- 156 della rivista Medicina Democratica
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[1] Secondo la Eternit, l’assistenza medica costa all’azienda 270 dollari per persona al mese.

[2] Anche gli Italiani che hanno lavorato per la Eternit in territorio svizzero, hanno contratto malattie causate dall’Amianto e poi sono tornati in Italia e stanno chiedendo indennizzi.

[3] Queste miniere sono state attive dal 1960 al 1981. L’Eternit è stata la terza piu grande estrattrice di crocidolite in Sudafrica dopo la Cape PLC e la Gencor. Le sue due affiliate per la produzione di crocidolite erano la Kuruman Cape Blue Asbestos (KCB) e la Danielskuil Cape Blue Asbestos (DCBA).

[4] Consociata dell’Eternit, la Everite, e stata la piu grande produttrice di cemen-to-Amianto dagli anni quaranta fino all’inizio degli anni novanta.


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