Medicina Democratica
Ambienti

Cinquemila vanno in piazza



Pubblicato il 26 ottobre 2005
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




SAN SEVERO:«Non vogliamo la centrale a turbogas»: studenti, agricoltori, politici, rappresentanti di enti, associazioni e semplici cittadini hanno gridato per le strade della città la loro contrarietà all’impianto. In cinquemila hanno sfilato ieri per le vie del centro fino a piazza Incoronazione dove il sindaco Michele Santarelli e gli organizzatori del corteo hanno confermato, durante il comizio conclusivo della manifestazione, la volontà di opporsi con ogni mezzo consentito dalla legge alla costruzione di un impianto pericoloso per la salute dei cittadini. A guidare il corteo, oltre al sindaco, c’erano il vicepresidente della Provincia Franco Parisi, il direttore generale dell’Asl Fg/1, Gaetano Fuiano, il direttore sanitario Giuseppe Altieri, rappresentanti dei Comuni di S. Paolo Civitate, Apricena, Biccari e Foggia, il portavoce del coordinamento contro le centrali, Tonino D’Angelo, il consigliere regionale Ds, Dino Marino e numerosi consiglieri dei centri. Intanto i comitati contrari all’impianto annunciano una novità sulla vicenda.

«Il sito su cui dovrebbe sorgere l’impianto - ha spiegato Tonino D’Angelo - sarebbe ad alto rischio di inondazione, secondo il Pai (Piano di assetto idrogeologico) presentato di recente dalla Regione ed in via di approvazione definitiva. Si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge al mosaico formato da tutti gli altri aspetti negativi del progetto e che dovrebbe servire proprio a bloccarlo. Il Consiglio di Stato probabilmente concederà il via libera all’impianto. Ma, la popolazione continuerà a dire no alla centrale». Intanto, a quanti s’interrogano sui motivi che hanno spinto l’altro giorno il presidente Carmine Stallone ad esprimersi positivamente sulla centrale Edison di Candela e ieri un esponente della Provincia a sfilare contro la centrale Mirant, il vicepresidente Parisi ha risposto: «La centrale di Candela, è nata con un progetto e con una tempistica differenti da altri impianti. L’amministrazione provinciale precedente, per arginare l’insediamento incontrollato di centrali sul territorio, ha avviato una «moratoria» sulla questione. Da questa decisione è scaturita l’opposizione alla centrale Mirant. C’è inoltre una novità: per la prima volta Regione, Provincia e Comune sono concordi nel bloccare la realizzazione dell’impianto. E siamo sicuri che il Consiglio di Stato terrà conto di questa novità nel valutare il ricorso prodotto dalla Provincia contro l’impianto». Dal coordinamento contro le centrali in Capitanata esprimono soddisfazione per il successo della manifestazione. A quattro anni di distanza dal primo corteo di protesta contro la centrale (era il 17 dicembre 2001), gli oppositori dell’impianto raccolgono i frutti di un lavoro di sensibilizzazione e approfondimento sulla questione «energia» svolto con le associazioni ambientaliste e studentesche. Secondo loro, le vie da percorrere per produrre energia sul territorio sono altre: eolico e fotovoltaico. «La popolazione sanseverese - ha concluso il sindaco Santarelli - non vuole la centrale. Quest’amministrazione comunale ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini ed il territorio in generale. Per questo motivo ci batteremo fino alla fine affinché questa centrale non si realizzi».

Angelo Ciavarella giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno




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