Il rilascio dell’amianto dalle condutture degli acquedotti (in molti tratti realizzati nel periodo anni ’50 – anni ’80 sono stati ampiamente utilizzati manufatti in cemento-amianto) è un tema controverso per istituzioni e gestori ma non lo è dal punto di vista della salute pubblica : vanno eliminati il prima possibile.
Segnaliamo il libro e l’iniziativa di David Mattacchioni e Maurizio Marchi di Medicina Democratica a Firenze, ma la questione riguarda tutta Italia e il recente progetto di legge denominato “testo unico sull’amianto” non propone risposte concrete (leggasi : tutelanti per l’ambiente e la salute) su questo tema.
Medicina Democratica tornerà presto sull’argomento più complessivo della gestione (leggasi eliminazione) dell’amianto anche per evitare norme che non migliorino quelle esistenti (L. 257/1992) con le quali – grazie alla mobilitazione popolare e del movimento operaio – è stata sancita la fuoriuscita dall’amianto (primo paese in Europa che ha vietato l’amianto solo nel 2005).
Per lo stesso motivo Medicina Democratica è in prima fila nei numerosi processi che hanno oggetto la morte operaia e dei residenti nelle vicinanze delle fabbriche di amianto o dove si manipolava questo cancerogeno.
Non è il passato, è il presente.
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