Domani sentenza Cassazione per il crimine ferroviario di Viareggio del 29.06.2009. Oggi, anniversario del crimine ferroviario di Crevalcore

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Domani la Corte di Cassazione emetterà la sentenza di terzo grado per il crimine ferroviario di Viareggio del 29.06.2009, vi è il rischio di un rinvio a nuovo processo per Moretti, richiesto addirittura dalla Procura Generale.
Medicina Democratica è parte civile nel processo e sarà presente all’udienza così come abbiamo presentato istanza di parte civile per il crimine ferroviario di Pioltello (25.01.2018) ove morirono 3 persone.
Oggi è anche il triste anniversario (7.01.2005) del disastro ferroviario di Crevalcore costato la vita a 17 persone anche in quel caso con la evidenza della inadeguatezza delle misure di sicurezza sulla linea, con un procedimento purtroppo finito con l’assoluzione dei vertici di RFI e FS.

Riportiamo il comunicato del Coordinamento Lavoratori/Lavoratrici Autoconvocati per l’Unità della classe (CLA)
Su Crevalcore e Viareggio

Meno uno!
Strage ferroviaria del 29 giugno 2009
Venerdì 8 gennaio 2021, dopo 11 anni e mezzo, la Cassazione emetterà la sentenza per le 32 Vittime e i feriti gravissimi.
Moretti, condannato per il disastro ferroviario, è l’imputato eccellente per il ruolo apicale esercitato come Amministratore (delegato) di FATTO della holding Fs al tempo dell’immane tragedia.
Le manovre, palesi e semi-occulte, di poteri forti e di ‘utili idioti’ in soccorso a Moretti sono state ampiamente denunciate. Di quelle occulte e clandestine, verremo a saperne col tempo e/o potranno essere, inevitabilmente e malauguratamente, confermate dalla stessa sentenza.
E’ documentato come sia stato nominato, rinominato, promosso … come manager di Stato e come sia stato coccolato, riverito, subìto e supportato da ogni ambito: istituzionale, parlamentare, ministeriale, politico, economico, imprenditoriale, sindacale, universitario …
A seguito della permanenza a “Leonardo-Finmeccanica” (maggio 2014 – febbraio 2017) ha ricevuto una “donazione”, barattata come buonuscita, di 9 milioni e 445.000 €.
Per capire lo ‘spessore’ del personaggio, si riportano due passaggi al processo di 1° grado.
15 aprile 2015. Dalla testimonianza di un ferroviere in pensione. “Con Moretti ci davamo del tu per la militanza nello stesso sindacato. Un giorno manifestavo dopo il licenziamento di un collega all’entrata di un convegno. Si avvicinò e mi disse ‘Sei sempre il solito’. E’ vero non sono cambiato. Non sono come te che adesso fai licenziare i lavoratori. A quel punto volle puntualizzare: io non faccio licenziare. Io licenzio”.
04 maggio 2016. Dalla testimonianza di Domenico Braccialarghe, responsabile delle Relazioni industriali e del Personale alla holding Fs prima e a Finmeccanica-Leonardo poi.
“Tutte le istituzioni volevano Moretti in ogni situazione o cerimonia pubblica”. Di sé dice: “Sono la prima dipendenza di Mauro Moretti”.

Post Scriptum. Nel periodo 2006-14, gli anni di Moretti come Ad della holding Fs, sui binari hanno perso la vita 56 lavoratori: uno ogni due mesi. Una statistica da far rabbrividire!
Moretti è stato efficiente, ha provveduto, con sospensioni e licenziamenti, a intimidire e/o a cacciare i ferrovieri che in questi anni si sono battuti per la sicurezza. Ferrovieri che se fossero stati ascoltati, i familiari delle Vittime di Viareggio e di altre tragedie non sarebbero nelle aule di tribunale a rivendicare quella sicurezza che per mancanza li ha privati di figli, fratelli, genitori, familiari …

Riportiamo anche il precedente post.


A 4 giorni dalla sentenza …

Oggi, 4 gennaio, alle ore 18.00 in stazione a Viareggio

Mauro Moretti l’Amministratore delegato di FATTO delle Ferrovie: dal 2001 in Rfi (Rete ferroviaria italiana) dal 2006 al 2014 alla holding Fs!
Il ‘manovrismo di soccorso’ per salvarlo da una sentenza di Cassazione che sancisca i due precedenti verdetti processuali, di 1° grado e d’Appello, è all’opera …
Chi pensa di poterlo salvare per il loro perenne rapporto di potere dimentica che il primo accusatore di Moretti è Lui stesso?!
Dopo il disastro ferroviario, solo e unicamente LUI ha trattato lo “spiacevolissimo episodio”. Chi lo vuole sollevare dalle sue gravi e pesanti responsabilità per la strage ferroviaria del 29 giugno 2009 o è un folle oppure è di servizio a chi folle non è …
Alcuni suoi passaggi in audizione alla VIII Commissione lavori del Senato.

02 e 08 luglio 2009. Moretti: “Dalle informazioni in mio possesso il carro coinvolto nell’incidente non aveva la doppia corazza … Bisognerebbe iniziare a fare qualcosa in questo senso anche in Italia, soprattutto se si tiene conto che i treni attraversano le città … ma un giorno si dovrà pur decidere di intervenire stabilendo che tutto quanto sarà costruito da quel momento in poi dovrà essere fatto in maniera ancora più sicura”. E ancora “Quando si verifica un incidente per ciascuno di noi, all’interno di Fs, si apre un calvario. Perché già conosciamo il film a cui dovremo assistere: è sempre colpa nostra. Quando c’è un incidente, sembra che caschi il mondo. Bisognerebbe anche razionalizzare oltre l’emozione del momento che è anche comprensibile”.

02 febbraio 2010. Moretti: “D’altra parte, vi prego di considerare che quest’anno, dal punto di vista della sicurezza – a parte questo spiacevolissimo episodio di Viareggio – abbiamo ulteriormente migliorato; siamo i primi in Europa”.
Non esiste la nozione “disastro ferroviario … ”. “ … Vi invito a riflettere su tutti i problemi che ho richiamato, perché mi pare che, se da un lato tutti sono favorevoli alla liberalizzazione, dall’altro però, appena succede la minima cosa, vogliono tutti essere più “sicuri” del re. Si tratta di un atteggiamento certamente un po’ schizofrenico – non lo dico a voi; anzi, perdonatemi l’espressione – che è comune a molti di coloro che hanno a che fare con la materia: così, mentre da una parte sono tutti a favore della liberalizzazione per ottenere il massimo dal punto di vista economico, dall’altra si richiede poi il massimo sul piano della sicurezza, per garantire gli standard più elevati al mondo. Le due cose, però, non stanno insieme”.

26 marzo 2013. Alla Hitachi (ex Breda) a Pistoia. Moretti è alla presentazione del ‘supertreno’ Frecciarossa 1000 dedicato a Pietro Mennea. Viene intervistato rispetto al processo di Lucca iniziato il giorno prima. “Se dovessi fare tutto ciò che mi viene richiesto non sarei più competitivo sul mercato”. Alla domanda se parteciperà all’udienza fissata per il 2 aprile, Moretti risponde: “Sentirò gli avvocati. Non sono in grado di sapere qual é la procedura processuale …”.
Moretti non parteciperà a nessuna delle 137 udienze processuali di 1° grado. Ciò che veniva a lui richiesto per la sicurezza erano ‘raccomandazioni’ dell’Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria) e della Commissione investigativa del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, istituita a seguito del disastro di Viareggio. Le richieste provenivano, quindi, da autorità istituzionali del suo Stato, non certo da familiari e ferrovieri che mai ha preso in considerazione.

15 aprile 2019, due mesi prima della sentenza d’Appello del 20 giugno ’19. L’avvocato di Moretti, D’Apote, attacca quei ferrovieri che sono sempre stati a fianco dei familiari. “Alla tenacia dei familiari delle vittime e di un’intera città si è aggiunto un manipolo di ferrovieri per ragioni personali o storiche di contrapposizione con i vertici che hanno utilizzato l’accaduto per alimentare propri rancori, personali e di categoria”.
La battaglia condotta dai ferrovieri, Rls/Rsu, e attivisti, è sempre stata finalizzata alla sicurezza sui binari dove, solo nella ‘gestione Moretti’ alla holding Fs (2006-2014), hanno perso la vita 56 lavoratori! Alcuni ferrovieri promotori di questa battaglia sono stati licenziati proprio da Moretti, nonostante non fossero dipendenti della holding Fs, bensì di Trenitalia e Rfi. Di questa infame vergogna quel ‘manipolo di ferrovieri rancorosi’ è sempre in attesa che “lorsignori” riparino il danno sindacale, economico, morale.

a cura di Riccardo Antonini – Medicina Democratica Viareggio

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