IL VERO “PAZIENTE UNO” E’ LA SANITA’ LOMBARDA

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Abbiamo già commentato l’esito del documento Agenas sulla LR 23/2015 (“Legge Maroni”), il provvedimento più recente (assieme alle delibere sulla “presa in carico” delle cronicità) che ha spinto ulteriormente verso un modello ospedalocentrico e con ampia presenza del privato “accreditato/convenzionato” a scapito della medicina territoriale e della prevenzione (con i relativi tragici risultati fatti emergere dalla pandemia).

IL MINISTERO DELLA SALUTE CRITICA MA NON BOCCIA LA DISASTROSA LEGGE 23 CHE GOVERNA LA SANITA’ LOMBARDA

Allontanato l’incompetente Gallera è arrivata la campionessa del neoliberismo Letizia Moratti che si è fatta subito riconoscere con la sua visione “da ricchi” della salute chiedendo di connettere il PIL con la disponibilità di vaccini (significativo preambolo alla autonomia differenziata in campo sanitario).

Non basta certo sistemare qualche palese (già cinque anni fa) incoerenza del “sistema sanitario regionale” (in Lombardia non è un “servizio sanitario” ma un “sistema”, nomen omen) come proposto dal documento Agenas e ufficialmente richiesto dal Ministro della Salute, occorre andare ben oltre e l’iniziativa deve essere popolare, delle associazioni e dei cittadini per “rivoluzionare” il “sistema” e riconfigurarlo almeno (!) con i principi già contenuti nella riforma sanitaria del 1978 (legge 833).

Al centro la prevenzione, per questo segnaliamo e mettiamo a disposizione un documento di SNOP e di altre organizzazioni che pone attenzione a questo aspetto basilare.

La discissione è aperta ed ogni proposta in questa direzione avrà la nostra attenzione.

Revisione SSR_SocietaI scientif iche prevenzione lombardia

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