NO A QUALUNQUE DISCRIMINAZIONE ALL’ACCESSO AI VACCINI IN REGIONE LOMBARDIA

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26.03.2021

In regione Lombardia il lupo perde il vizio (o meglio, cambia il lupo e il vizio rimane identico). Dopo un episodio relativo ai tamponi denunciato da MD a maggio dell’anno scorso  FASE 2 : IN LOMBARDIA IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO – Medicina DemocraticaMedicina Democratica ora si ritorna estendendo la discriminazione a tutto il territorio lombardo con riferimento alla vaccinazione degli “cronici” e dei fragili.

Quello che hanno accettato la “presa in carico” dal sistema contestato da Medicina Democratico (privatistico, ospedalocentrico e che “spezza” il rapporto tra paziente e il suo medico di medicina generale) avranno una “corsia preferenziale” per il vaccino (tramite le cooperative di medici che aderiranno alla convenzione), gli altri no. In questa lettera aperta ai Direttori Generali delle ATS della Lombardia chiediamo un sussulto di orgoglio quali rappresentati della sanità pubblica rimandando al mittente la iniziativa.

Qui la DGR oggetto della lettera DGR 4434 DEL 17.03.2021 – Accordo con le cooperative dei MMG

Ai Direttori Generali delle Agenzie di Tutela della Salute

Oggetto : DGR XI/4434 del 17.03.2021 approvazione addendum contratto 2021 per i soggetti gestori MMG/PLS in forma aggregata per la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili per la partecipazione alla campagna vaccinale anti Covid-19

Egregio Direttore,

la popolazione lombarda sta affrontando problemi aggiuntivi alle condizioni pandemiche, conseguenti ai numerosi episodi di disorganizzazione nell’approntamento e attuazione della campagna vaccinale anticovid ben oltre le difficoltà relative alla disponibilità dei vaccini stessi.

I vertici regionali, più con annunci ad effetto che con pratiche concrete, presentano quasi quotidianamente interventi che ridefiniscono le modalità di organizzazione nella raccolta delle domande e per la erogazione dei vaccini anticovid. Tutti interventi sostanzialmente di esternalizzazione di questa attività, poco o nulla è stato fatto per mettere nelle condizioni adeguate le strutture pubbliche per rispondere ai bisogni dei cittadini/e e agli obiettivi della campagna.

Nel contempo molti, troppi, operatori pubblici anche dei servizi dipartimentali di igiene e prevenzione, sono in questo momento costretti a non effettuare o a ridurre le attività istituzionali (igiene pubblica, sicurezza sul lavoro, igiene degli alimenti, veterinaria) per svolgere attività di “tracciamento” e più in generale di “call center” che potrebbero essere svolte da altre figure professionali.

Un marasma che conferma la “malattia” del Sistema Sanitario Regionale da riformare in profondità.

Con questa lettera Vi chiediamo una reazione, anche a titolo personale, per tenere alta la dignità del Servizio pubblico non accettando o almeno non promuovendo iniziative di “esternalizzazione” e tra queste quella formulata con la DGR 4434 del 17.03.2021 che vi ha “consegnato” un “addendum al contratto anno 2021” tra ATS e “soggetti gestori MMG/PLS in forma aggregata per la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili” in “supporto alla partecipazione dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta alla campagna per la somministrazione del vaccini anti-Sars-COV2/Covid-19”.

Questa proposta arriva dopo che i MMG/PLS hanno ripetutamente dato la propria disponibilità a partecipare alla campagna per i propri assistiti con le priorità stabilite dai provvedimenti nazionali e regionali senza ricevere, ad oggi, risposte concrete, di carattere organizzativo.

Viceversa la DGR in questione prefigura una scelta “privilegiata” nei confronti di alcune specifiche “strutture” ed una conseguente discriminazione dei pazienti cronici, tra quelli che hanno aderito alla “presa in carico” e quelli che sono “rimasti” dai propri MMG. Provvedimenti regionali discriminatori alla base ed oggetto di un ricorso amministrativo ancora in essere promosso dalla scrivente associazione. Quest’ultima DGR acuisce questa “differenziazione” tra soggetti nelle medesime condizioni di fragilità.

Quanto sopra, a nostro avviso, in contrasto con i principi della L. 833/1978 che vedono nel SSN il “complesso delle funzioni, delle  strutture,  dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica  di  tutta  la  popolazione  senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza  dei cittadini nei confronti del servizio. “

Vi chiediamo, quali garanti del servizio pubblico, di farvi forti della coscienza popolare che chiede un drastico cambio di passo all’approccio che la Regione Lombardia ha dato, in virtù delle norme vigenti (in particolare, da ultimo, la LR 23/2015). Un approccio che si è rivelato disastroso nelle politiche di contenimento della pandemia. Vi chiediamo di non promuovere, non aderire e non dare seguito attuativo a quanto previsto nella delibera 4434/2021 e di concentrare le forze disponibili nel riprendere in mano pubblica l’azione fondamentale in corso per il contenimento della pandemia, la campagna vaccinale in tempi certi e rapidi attuandola in modo equo e senza discriminazioni o privilegi di ogni genere anche coinvolgendo l’insieme dei MMG/PLS.

Vi ringrazio per l’attenzione e Vi chiedo una attenta valutazione di quanto qui evidenziato.

Distinti saluti

Per Medicina Democratica Onlus – il Presidente pro tempore

Marco Caldiroli

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