L’inquinamento da spargimento di fanghi pericolosi tra Brescia e Mantova : il caso WTE

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E’ di questi ultimi giorni la notizia della indagine e dei sequestri inerenti lo smaltimento di fanghi non trattati o miscelati con altri rifiuti nei campi delle province di Brescia e Mantova, prodotti in tre impianti della WTE in provincia di Brescia (Calvisano, Quinzano d’Oglio e Calcinato) perlomeno tra il 2018 e il 2019 (ma anche prima e successivamente).

Oltre alle attività di trattamento e smaltimento (fatto passare per recupero come fertilizzanti) gli impianti determinavano importanti impatti per via delle emissioni odorigene relativamente alle quali diversi comitati si erano costituiti.

Purtroppo, nel 2006, per uno di questi impianti il sottoscritto aveva evidenziato carenze progettuali e aspetti per nulla convincenti anche dei sistemi di trattamento proposti e della effettiva garanzia dei risultati. Qui sotto si riporta una sintesi di quelle annotazioni.

articolo wte caldiroli

Ciò che rende ancora peggiore questa notizia è che verrà sicuramente utilizzata a dar fiato alle trombe (già da tempo allenate e ampiamente utilizzate) per presentare come la soluzione migliore (e “circolare”) per i fanghi da depurazione sia il loro incenerimento come ricordato anche su questo sito, nel caso, non unico, del nuovo impianto autorizzato a Sesto San Giovanni.

NON DI SOLO CORONAVIRUS : UN NUOVO INCENERITORE PER FANGHI DA DEPURAZIONE ? – Medicina DemocraticaMedicina Democratica

Le linee guida alternative ?

Un percorso che parta dalla riduzione della produzione di fanghi modificando gli impianti di depurazione (ad esempio con sistemi di ossidazione ad umido che migliorano la resa depurativa e riducono la quantità di fanghi a parità di scarichi trattati).

Il trattamento (e quindi il collettamento) separato tra scarichi industriali e scarichi civili per evitare che questi ultimi siano contaminati da metalli pesanti e idrocarburi, come peraltro alla base della normativa sull’utilizzo agronomico il cui mancato rispetto (unitamente ad azioni delinquenziali) determina

Un trattamento di “compromesso” sicuramente alternativo all’incenerimento è la biodigestione con produzione di biogas e/o biometano trattando poi il digestato assieme alla Forsu per produrre un compost con caratteristiche accettabili determinando anche una riduzione importante di alcuni possibili contaminanti (sicuramente gli idrocarburi e in genere gli inquinanti organici).

Qui la nota integrale scritta nell’oramai lontano 2006 sull’impianto (allora in progetto) della WTE a Quinzano d’Oglio.

note_impianto_wte_quinzano CALDIROLI 18-2-2006

Buona lettura

Marco Caldiroli

 

 

 

 

 

 

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