Al Pirellone in scena il funerale della sanità pubblica in Lombardia, ma per ora soltanto virtuale

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Al Pirellone in scena il funerale della sanità pubblica in Lombardia, ma per ora soltanto virtuale

COMUNICATO STAMPA

Sanità lombarda, la pseudo riforma Moratti Fontana non deve passare, perchè sarebbe la morte del sistema sanitario pubblico: il Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute, dopo il “funerale” di oggi, ha annunciato per il 26 novembre una manifestazione regionale in previsione del voto finale sulla legge.

 

Milano, 20.11.2021 “ Dopo lunga agonia e per mano consapevole è venuto a mancare il sistema sanitario pubblico lombardo”, questo il necrologio affisso sulla spoglia bara di legno collocata ai piedi del Pirellone dagli attivisti del Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute: in scena un vero e proprio funerale con flash mob, con l’invito a partecipare rivolto a “tutti coloro che hanno beneficiato delle sue cure, sempre disinteressate”.

Siamo qui per scongiurare che questa morte annunciata possa davvero verificarsi e che questo funerale, per ora soltanto virtuale, debba davvero essere celebrato- dichiarato Marco Caldiroli, Presidente di Medicina Democratica, fra le 57 associazioni aderenti- perchè se la riforma Moratti verra’ approvata, la sanità pubblica verrà affossata ancora di più, aprendo ai privati anche la medicina territoriale, case e ospedali di comunità, assistenza domiciliare integrata: le risorse del PNRR verranno riciclate verso il profitto anziché a sostegno della salute pubblica. Il depotenziamento della sanità pubblica ha avuto effetti devastanti che le nostre comunità hanno pagato duramente con gli oltre 35.000 morti di Covid e gli inffniti disservizi che si sono verificati nel corso della pandemia e non solo”

Di fatto andremo verso il modello statunitense – ha sottolineato VittorioAgnoletto, responsabile scientifico dell’Osservatorio Coronavirus- e i ricchi potranno curarsi ricorrendo a pagamento alla sanità privata mentre tutti gli altri dovranno arrangiarsi, aspettare mesi e mesi per avere una visita o un esame diagnostico e nel frattempo le patologie potranno evolvere. La possibilità di curarsi dipenderà dal proprio portafoglio e verrà nei fatti cancellato l’articolo 32 della Costituzione che stabilisce che il diritto alla salute è un diritto universale e le conseguenze saranno spaventose”!.
Nel corso del flash mob è stato sottolineato anche che le discussioni e i contrasti nella maggioranza di centrodestra, emerse in questo giorni, non hanno niente a che fare con eventuali ripensamenti sull’ulteriore spinta alle privatizzazioni! “In gioco c’è la torta dei finanziamenti europei e sta scoppiando una guerra per bande su chi dovrà gestirla – ha detto Angelo Barbato del Forum Nazionale per il Diritto alla Salute- e infatti un emendamento di Forza Italia vuole sottrarre all’Agenzia Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (creatura della Lega e di Fontana) il controllo del malloppo e affidarlo all’assessorato della Moratti. Nei territori sta crescendo il malumore degli amministratori locali, anche di destra, a cui è stato sottratto il potere di intervenire sulla realizzazione delle Case della Comunità e dei servizi territoriali, già decisa dalla Regione con le localizzazioni identificate senza alcuna consultazione dei comuni e tanto meno della cittadinanza!” Per il
26 novembre annunciata una manifestazione regionale in previsione del voto finale sulla legge.

Per info. Carmìna Conte cell. 393 137 7616.

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