21 febbraio 2022 ore 17.00 ci vediamo sotto il palazzo di regione Lombardia per “suonarle per bene” a due anni dal paziente uno

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Siamo arrivati alla seconda, tragica, candelina ma nulla è cambiato in regione Lombardia.

APPELLO 21 febbraio 2022

O, meglio, quello che è solo apparentemente cambiato (la Legge Maroni “emendata” dalla legge
Moratti/Fontana) ha confermato il “sistema” sanitario regionale, ospedalocentrico e sbilanciato a favore
delle strutture private, infarcendolo qua e là di “case e ospedali della comunità” per poter disporre delle
risorse del PNRR da girare ancora una volta ai privati dato che potranno gestire queste strutture deputate
alla medicina territoriale, la vera voragine evidenziata dalla pandemia.
ATS e ASST rimangono tale e quali, i monarchi (i direttori generali) pure, l’esplosione delle liste d’attesa
anche; anzi, con recenti delibere si arriva a penalizzare i ritardi in modo da colpire di più il pubblico,
indebolito negli anni delle “eccellenze” per pochi eletti.
Nulla per prevenire la corruzione, i conflitti di interesse, lo sfruttamento e l’inefficacia del sistema del
pagamento a prestazione, la finzione dell’accreditamento dei privati (assenza di controlli prima e dopo)
liberi di scorrazzare a piacimento cogliendo solo quanto è profittevole (da ultimo i finanziamenti per la
sanità territoriale sia direttamente che indirettamente…).
La legge Moratti/Fontana propone nel suo sistema sia l’“equivalenza” tra pubblico e privato (sbilanciata in
partenza) sia una evidente apertura a mutue, assicurazioni e forme varie di “welfare aziendale” che
farebbero fare un salto indietro al servizio sanitario facendoci tornare di fatto al sistema vigente prima
della riforma sanitaria del 1978 : una “salute di classe”. Chi ha i soldi per curarsi e chi non ne ha, non si cura,
vive male e muore prima. Già oggi la favola della “libertà di scelta” in questo “sistema” sanitario privatizzato
e commerciale svela la sua reale natura: si è libere e liberi di scegliere di attendere una risposta sanitaria
ben oltre i tempi previsti oppure pagare per accelerare nel privato o con procedure commerciali anche
nelle strutture pubbliche (libera professione).
A due anni dal paziente uno, il vero ammalato è ancora la sanità lombarda colpita da un mix micidiale di
neoliberismo, imprevidenza e incompetenza confermati negli ultimi provvedimenti della Giunta.
E’ ancora più necessario arrivare all’epilogo di questo modello . E’ urgente superare le scelte che hanno
portato alla distruzione della sanità pubblica lombarda.
Prevenzione primaria, sicurezza nei luoghi di lavoro, salubrità degli ambienti di vita a partire quelli
scolastici, tutela dell’ambiente: questi i cardini su cui rifondare il servizio sanitario pubblico che deve
mantenersi uguale in tutti i luoghi e non “differenziato” per regione.

La salute è un bene comune tutelato dalla Costituzione.
La salute non è una merce, la sanità non un’azienda.

LANCIAMO UN APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE REGIONALE E TERRITORIALE
IL 21 FEBBRAIO 2022, A DUE ANNI DAL “PAZIENTE UNO”, PER UNA SANITA’ PUBBLICA, PREVENTIVA,
SOCIALE, UNIVERSALE, PARTECIPATA, FONDATA SULLA FISCALITA’GENERALE.
CI TROVIAMO PER UNA “CASSEROLATA” SOTTO LA SEDE CONSIGLIO REGIONALE
IL 21.02.2022 DALLE ORE 17.00 PER “SUONARGLIELE PER BENE !”

Nel frattempo firma la petizione contro la legge Moratti/Fontana su
https://www.change.org/BloccareLeggeMorattiFontana
TUTTE LE INIZIATIVE SARANNO MESSE IN RETE CON UNA DIRETTA FACEBOOK SULLA PAGINA DEL
COORDINAMENTO LOMBARDO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE –
CAMPAGNADICO 32! E DI MEDICINA DEMOCRATICA (www.facebook.com/MedicinaDemocratica)

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