
Medicina Democratica promuove e aderisce alla manifestazione che avrà anche delle repliche locali a Firenze (Ospedale Careggi), Ravenna (Ospedale di Ravenna) e in altri luoghi….
Vogliamo tutto
Perché quando c’è tutto c’è anche la salute
Roma 17 dicembre, corteo nazionale per la salute
A due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia Covid-19, poco o nulla è cambiato rispetto alle condizioni sindemiche che hanno fatto sì che il virus colpisse ancora più duramente chi subisce discriminazioni di classe, genere, etnia, status migratorio, condizione abitativa e così via.
La pandemia infatti ha reso evidente che le disuguaglianze sanitarie sono determinate dalle disuguaglianze sociali e anche dalle disuguaglianze ambientali che, in ogni parte del globo, colpiscono maggiormente chi è esposto a condizioni ambientali che incidono negativamente sulla salute.
In Italia la crisi pandemica ha posto con forza sotto gli occhi di tutti/e non solo le carenze del SSN, ma i limiti strutturali di questo modello di sanità.
Negli ultimi decenni la sanità pubblica è stata resa sempre più simile ad un’azienda, dove il profitto è divenuto la priorità sopra la salute delle persone. Nel frattempo le riforme dei vari governi hanno favorito il sostegno pubblico alla sanità privata e tagliato miliardi di euro al SSN le cui conseguenze sono la chiusura di ospedali, l’assenza di presidi territoriali, le mancate assunzioni e un depotenziamento costante a fronte di una popolazione sempre più fragile e ammalata.
Questo modello di sanità pubblica che si basa sul profitto e sulle prestazioni, è perfettamente in linea con le esigenze del sistema economico. A questo modello noi contrapponiamo un concetto di salute olistico: per noi la salute non è solo assenza di malattia ma una condizione di benessere fisico, psicologico e sociale complessivo. La cura non è l’eliminazione della patologia, ma dovrebbe essere applicata alla persona nel suo complesso, e soprattutto dovrebbe prevenire le condizioni di nocività che portano l’insorgenza delle malattie.
Per questo motivo lottiamo per un lavoro stabile e sicuro, con un salario dignitoso, contro l’inquinamento e la devastazione ambientale, per il diritto alla casa per tutti/e, contro il carovita e per migliori condizioni di vita.
E mentre si continua a smantellare la sanità territoriale, a chiudere gli ospedali e i presidi sanitari, si continua a finanziare la guerra e le spese militari.
Per questo abbiamo scelto di scendere in piazza il 17 dicembre in concomitanza della votazione della finanziaria, per pretendere che si smetta di finanziare la guerra e le spese militari a discapito della spesa sociale.
NON PAGHEREMO LA VOSTRA GUERRA, NON PAGHEREMO LA VOSTRA CRISI
SALUTE, SALARIO, CASA PER TUTTE E TUTTI
– Per una sanità pubblica, universale, gratuita, non basata su aziendalizzazione e privatizzazione
– Potenziamento del SSN con massiccio piano di assunzioni di personale, riapertura delle strutture ospedaliere abbandonate sul territorio nazionale.
– Eliminazione del numero chiuso nei corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia, tutte le professioni sanitarie e sociali e Scuole di Specializzazione.
– CCNL unico per tutti i lavoratori e lavoratrici della Sanità.
– Prevenzione nei territori e nei luoghi di lavoro.
Rete Nazionale Salute
Nello stessa giornata manifestazione a Madrid della MAREA BLANCA