I sassolini che alimentano la frana della sanità pubblica – Dopo Multimedica, Humanitas

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Non bastava la vicenda Multimedica con le premialità per gli operatori che “convincono” le persone a passare dall’erogazioni di prestazioni dal pubblico (con ticket) al privato (con una tariffa smart di entrata), un ulteriore iniziativa in questa direzione è quella sottoscritta tra il Sindaco della Città di Castellanza (Varese) e l’ospedale locale Mater Domini (Humanitas).

La convenzione, anzi più precisamente il  “contratto” (così è scritto) prevede uno sconto del 15 %  sulle tariffe in regime privato per i residenti e i dipendenti del Comune. Un’altra tariffa smart di accesso (fino a fine anno), finchè è una proposta unilaterale del privato non ci sarebbe nulla da dire (potrebbero anche proporre un “3 x 2” o prevedere una raccolta punti ….) ma fare dell’ente locale un agente pubblicitario del privato è un altro discorso.

Nel contratto il comune (la Sindaco) si impegna infatti “a comunicare efficacemente a tutti i dipendenti, i collaboratori ed i cittadini del Comune le agevolazioni garantiti dal presente contratto.”.

Il contratto viene presentato come una risposta alla crisi della sanità pubblica. Per noi una risposta illusoria anzi un ulteriore, “tafazziano”, sassolino autodistruttivo di servizi pubblici da parte degli stessi enti pubblici che dovrebbero difenderli e pretendere una funzionamento efficace a favore di tutte le persone (residenti e non). Altrettanto illusoria e distruttiva la ricerca di una risposta ai problemi basandosi sulla geografia (i residenti del comune ove sorge la struttura privata), una sorta di ulteriore  sottolivello di autonomia differenziata, spezzatino dello spezzatino. Un ulteriore sassolino che alimenta la frana della sanità pubblica a discapito di tutt*.

Vorremmo raccogliere anziché i sassolini una goccia dopo l’altra e mettere assieme una marea simile a quella di Madrid, fatta di operatori sanitari e persone per contrastare la deriva privatistica e rilanciare su nuove basi il servizio sanitario nazionale pubblico cominciando da Milano, il primo di aprile, per un “pesce di aprile” salutare, d’altronde non si dice “sano come un pesce”? Magari, tutti assieme, evitiamo di finire pescati e nella graticola del privato….

Qui la delibera e la “convenzione” / “contratto.

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Qui la lettera inviata come Medicina Democratica alla Sindaco di Castellanza

humanitas castellanza

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