Sani come un pesce ? E’ solo una tappa….

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Alle persone, comitati, associazioni, sindacati e forze politiche che hanno aderito e/o partecipato alla manifestazione del primo di aprile “Sani come un pesce ?”

Innanzitutto, desidero ringraziarvi a nome dei promotori (Coordinamento lombardo per il diritto alla salute, Medicina Democratica, Forum per il diritto alla Salute, Rete europea contro la commercializzazione della salute).

L’ampia partecipazione alla manifestazione è una conferma della diffusa volontà di reagire alla deriva privatistica e alla sempre più ridotta capacità di risposta del SSN pubblico con la conseguente riduzione dei diritti e con il manifestarsi di una sempre maggior diseguaglianza nella possibilità di accesso alle cure.

Abbiamo, come realtà collettive e individualità, condiviso le proposte alla base della manifestazione il cui messaggio principale è la necessità di concentrare gli sforzi e le risorse sulla difesa, il rafforzamento e l’innovazione della sanità pubblica in tutti i suoi settori.  Dalla prevenzione, nei suoi diversi aspetti, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, dalla cura alla tutela dei più fragili, all’assistenza, attraverso progetti sociosanitari multidisciplinari realizzati partendo dai bisogni di ciascuno.

E’ necessario un cambio di passo per salvare il SSN nella sua preminenza pubblica e nelle sue fondanti caratteristiche di universalità, gratuità e partecipazione.

Consapevoli che la tutela della salute necessita di un SSN universalistico, ma necessità anche di una molteplicità di interventi che coinvolgono ogni aspetto della vita umana, dalla dimensione locale a quella globale; ad esempio non può prescindere da condizioni di vita salubri nelle abitazioni e necessita di politiche ambientali capaci di mettere al primo posto il futuro dell’umanità e quindi del pianeta.

Sono obiettivi per i quali è indispensabile l’apporto di diverse e molteplici realtà sociali ed una permeabilità (capacità di confronto) delle istituzioni.

Non era la prima iniziativa in tal senso, ma riuscire a portare le persone a manifestare per un progetto che comprende le richieste immediate di ciascuno in ambito sanitario integrandole in una vertenza generale che pone al centro la difesa della salute di tutte e tutti, ci sembra un importante passo in avanti.

Ci pare che sabato piazza del Duomo abbia espresso una radicalità propositiva sulla sostanza delle questioni indicando una direzione di cambiamento chiara non riconducibile a mediazioni al ribasso da esercitarsi nel chiuso delle stanze del potere; c’è una volontà di partecipazione che può crescere e che vuole contare.

Il passo ulteriore che ci proponiamo è non solo rinvigorire l’opposizione alle scelte compiute negli ultimi trent’anni dalla maggioranza che governa la Regione, favorendo l’aggregazione delle tante vertenze locali oggi presenti nel territorio, ma essere parte attiva di un movimento a dimensione nazionale in grado difendere e attualizzare i principi della riforma sanitaria del 1978.

Goccia su goccia, “pesce con pesce” possiamo diventare anche in Italia una marea, non solo bianca, ma multicolore, fatta di operatori sanitari e di tutte quelle persone che hanno a cuore il diritto alla salute.

Noi faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per rafforzare questa volontà.

Teniamoci in contatto e coordiniamoci per dare voce, in ogni nostra iniziativa, a quanto espresso in piazza Duomo.

Marco Caldiroli – Presidente di Medicina Democratica

 

 

 

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