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Carissim*

Negli ultimi anni la nostra associazione ha svolto importanti e consistenti attività. tornando ad essere un punto di riferimento in particolare sui temi del diritto alla salute riuscendo ad estendere e a far tornare ad essere alcuni obiettivi (come per esempio la tutela e il rilancio dell’approccio pubblico della sanità) che si stavano perdendo nella sensibilità collettiva.

Ci siamo dati strutture e attività aggiuntive rispetto al passato : dall’ufficio stampa al sostegno alla trasmissione 37e2 di Radio Popolare, al sostegno e alla partecipazione diretta per docufilm (come Chemical Bros) a momenti di discussione aperti alle altre realtà associative. Questo in continuità con le attività “tradizionali” quali la rivista per approfondire la discussione e promuovere i nostri obiettivi e l’azione giudiziaria per promuovere la giustizia e migliorare la giurisprudenza su temi importanti quali i danni da esposizione a tossici (amianto, ma non solo) e il diritto alla salute nei luoghi di lavoro e residenziali.

Il passaggio a Ente di Terzo Settore rappresenta un ulteriore elemento di costo e di appesantimento di adempimenti formali mentre non intendiamo cogliere le occasioni “commerciali” che sono state messe a disposizione di enti che dovrebbero essere per definizione no-profit.

Tutte queste attività hanno inoltre una articolazione locale che necessita di essere sostenuta contestualmente alla estensione della nostra presenza con i referenti e le realtà territoriali.

Questi impegni hanno determinato un incremento delle spese per sostenerli. Le forme delle nostre entrate non si sono modificate e risultano principalmente le quote annuali dei soci, il 5 x 1000 e le donazioni.

Le limitazioni del bilancio ci costringerebbero a ridurre l’impegno e le iniziative oramai assestate e funzionanti, a meno di non incrementare le entrate sia nelle forme tradizionali che con altre modalità che possano anche cogliere il diffuso sentire sulla utilità delle nostre attività, anche fuori dalle persone formalmente iscritti alla nostra associazione, ma che hanno contatti con noi.

Sarebbe particolarmente negativo in un momento in cui riteniamo indispensabile la nostra presenza ed iniziativa diretta per rilanciare il servizio sanitario pubblico nella suo approccio universalistico, gratuito e partecipato fondato principalmente sulla prevenzione prima della cura e della riabilitazione. Nonostante la pandemia abbia evidenziato la debolezza e nel contempo l’indispensabilità del SSN, non sembra affatto che si intenda rafforzarlo, il contrario, invece, incrementando disuguaglianze di accesso ai servizi e mercificando tutto ciò che è possibile in particolare da parte della sanità privata.

Non possiamo dargliela vinta, è in ballo un diritto fondamentale come la salute (art. 32 Costituzione).

Per questo abbiamo inserito sul nostro sito un pulsante “donazioni” (che trovate qui sotto) che permetta a chiunque, mediante una carta, di potere sostenerci anche con cifre ridotte (da 5 euro) e in modo estemporaneo – anche coloro i quali non ritengano di dare un contributo diretto e continuativo alle nostre iniziative me che in questo modo possono esprimere la loro condivisione per le attività che svolgiamo in attuazione dei nostri fondamenti statutari.

Cordiali saluti
Il Presidente protempore
Marco Caldiroli



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