IV Sezione di Cassazione e negazione dell’evidenza della responsabilità per l’asbestosi da parte del “padrone” di Eternit

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Avevamo appena fatto il punto delle “tendenze” nel riconoscimento delle responsabilità nel campo dei tumori legati all’asbesto ed in particolare il mesotelioma evidenziando le difficoltà, artatamente introdotte da periti prezzolati, nel riconoscere in sede penale il nesso di causa-effetto tra esposizione, modalità e durata della esposizione e responsabilità dell’esposizione che siamo stati colpiti da una sentenza particolarmente immotivata.

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La vicenda riguarda il seguito della sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Torino nei confronti del magnate svizzero Stephan Schmidheiny (condannato in primo grado nel processo Eternit Bis) del 23.5.2019, la sentenza è stata confermata dala Corte d’Appello di Torino Sez. III è’ del 27 febbraio 2023.

Ieri, 9 maggio, invece la Corte di Cassazione, Sez.IV Penale (non nuova a decisioni del genere) ha annullato con rinvio per nuovo giudizio le due sentenze ricordate di condanna suddette. Il caso riguardava un lavoratore dello stabilimento Eternit di Cavagnolo deceduto per ASBESTOSI, patologia universalmente riconosciuta dalla scienza medica come dose dipendente, per la quale contano TUTTI i periodi di esposizione all’amianto ai fini dell’ aggravamento delle condizioni di vita dell’ammalato.

Non solo la IV Sezione della Cassazione ha negato giustizia al lavoratore ma, nel creare un primo “precedente” sull’argomento, ha introdotto un cuneo che desta non poche preoccupazioni per i tanti processi analoghi in corso.

La scia di annullamenti della Cassazione,Sez. IV Penale, sui casi di mesotelioma e’ tristemente nota. Questa volta però di fronte ad un caso di asbestosi, rimaniamo interdetti. Dovremo attendere le motivazioni per poter valutare questa scelta giurisprudenziale ma assolutamente questa decisione nega l’evidenza.

Ringraziamo il nostro legale, Avvocato Laura Mara, presente all’udienza della Cassazione per rappresentare Medicina Democratica che non ha intenzione di mollare la ricerca della giustizia per gli esposti.

 

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