Preavviso per le ispezioni : primi segni di ravvedimento

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Anche in questo caso il pensiero corre a quella organizzazione statale “moderna” ed in particolare da fine ‘800 nella quale i ministri (e i governi) passano mentre rimangono i grandi “dignitari”, i direttori in capo alle diverse amministrazioni ministeriali.

In questo caso rileviamo che la direzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nelle prime indicazioni operative (la prassi è quella che conta !) ha messo in un cassetto l’ispezione annunciata in materia di sicurezza sul lavoro prevista nel dlgs 103/2024 di cui abbiamo denunciato l’esistenza pochi giorni fa.

La nota dirigenziale (del 31.07.2024) rileva infatti che :

<< Non appare invece sostanzialmente applicabile agli accertamenti di competenza dell’Ispettorato nazionale del lavoro la previsione secondo cui le amministrazioni sono tenute a fornire, prima di un accesso nei locali aziendali, “l’elenco della documentazione necessaria alla verifica ispettiva”. Da tale obbligo sono infatti esonerate tutte le iniziative avviate dalle amministrazioni che hanno esigenze di ricorrere ad accessi ispettivi “imprevisti o senza preavviso”, esigenze che ricorrono pressoché ogni volta l’Ispettorato avvii una attività di vigilanza sia in materia lavoristica, sia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Va da sé, infatti, che l’eventuale richiesta di documentazione alle imprese prima di un qualsiasi accesso ispettivo vanificherebbe l’efficacia della tipologia di accertamenti di competenza di questo Ispettorato.>>

Una “stoccata” di fioretto che non nega l’esistenza della previsione normativa ma la cancella con un colpo di spugna come una assurdità “dal sen fuggito” del governo (per i controlli preavvisati in campo di tutela ambientale e alimentare il provvedimento risulta confermato).

Ci saremmo però aspettati una reazione significativa da parte dei sindacati ma a parte qualche commento critico ma non particolarmente preoccupato, non sono pervenute notizie. Tra l’altro, spulciando nel percorso che ha portato al dlgs 103/2024 si nota la presentazione di pareri di numerose associazioni imprenditoriali (ovviamente non contrarie alla previsione) ma nessun parere da parte dei sindacati che, nella migliore delle ipotesi, non si sono resi conto della pericolosità del messaggio (che rimane nonostante le “precisazioni” dell’INL.

Qui la nota integrale dell’INL.

INLnota1357-31.07.2024

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