Ancora omicidi sul lavoro, eppure ….. !

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Ancora notizie di morti sul lavoro, questa volta in un cantiere a Crotone : Kiriac Dragon Petru e Giuseppe Greco, investiti dal crollo di un muraglione di contenimento di una strada, eppure ….

Eppure la normativa sui cantieri è chiara : occorre “pensare” preventivamente il singolo cantiere considerando i rischi ambientali e delle lavorazioni mediante la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento, da parte di tecnici qualificati (Coordinatori per la sicurezza) che hanno anche il compito di vigilare sul cantiere per conto del committente (pubblico o privato che sia) e mediante i Piani Operativi di Sicurezza che ogni impresa deve redigere e far verificare …. considerando anche la stabilità di una parete …. ma il più delle volte o sono scritti male – sono generici e vengono “dimenticati” rischi e misure di prevenzione specifiche per quel cantiere – oppure sono scritti bene ma finiscono nel cassetto e si lavora “a occhio” sulla base dell’esperienza (o dell’inesperienza) di datori di lavori, tecnici e lavoratori.

Quindi che il muraglione potesse cedere durante il lavoro di ristrutturazione era prevedibile così come erano adottabili misure di prevenzione come armature e sistemi di sostegno per evitare che le sollecitazioni previste durante il lavoro potessero mettere a rischio la stabilità della parete.

Non ci sono scuse ma l’accusa non può essere solo contro datori di lavoro “cattivi” o mancati controlli ma deve rivolgersi soprattutto verso la distruzione dei diritti dei lavoratori che non possono così contare su una prevenzione fondamentale : l’autoorganizzazione e la lotta collettiva per condizioni di lavoro migliori, più sicure senza aver davanti lo spettro del licenziamento.
Diritti e tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori e delle lavoratrici vanno di pari passo, senza diritti non vi è tutela : chi ha distrutto i diritti ha la diretta responsabilità anche di queste morti.

…. eppure, se cercate sul web con “infortunio crotone” le prime scelte di Google riguardano l’infortunio di un calciatore …. la deriva è anche culturale e amplificata – verso il peggio – dai padroni del web.

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