MARCIA NOTAV BRESCIA 29 SETTEMBRE 2018 A LONATO

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Riportiamo l’appello cui Medicina Democratica Onlus ha aderito dando continuità anche alle iniziative di ricorsi contro le autorizzazioni per la TAV in particolare nel percorso Brescia – Verona (anche in questo caso vi sono alternative agevoli utilizzando e allargando il sedime attuale anziché inserendo l’ennesima infrastruttura in un territorio che presenta anche delle aree di tutela particolarmente significative).

Appello adesioni alla marcia no tav del 29 settembre a Lonato
Con il seguente testo ci rivolgiamo a tutti i comitati, alle associazioni, alle aziende agricole, ai movimenti
sociali, a quelle amministrazioni comunali con i quali in questi anni abbiamo condiviso il percorso di
opposizione al progetto che vuole realizzare una nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità tra le città di Brescia
e Verona. L’obbiettivo è quello di costruire un’importante giornata di mobilitazione il 29 settembre
prossimo che attraversi la città di Lonato del Garda.
Le ragioni che ci hanno spinto a intraprendere questa battaglia e che ci hanno portato a dichiarare
quest’opera come inutile, costosa e dannosa sono innumerevoli. Abbiamo avuto modo di spiegarle
attraverso centinaia di iniziative e assemblee organizzate nei territori coinvolti più o meno direttamente dal
passaggio del TAV. I quali, poi, non sono altro che quelli che abitiamo e viviamo quotidianamente.
Il momento che stiamo attraversando è particolarmente critico. In questi ultimi mesi abbiamo visto
concludersi in maniera grottesca e frettolosa un iter d’approvazione che durava da oltre vent’anni.
Nonostante arrivassero dal Ministero delle Infrastrutture segnali di un ripensamento generale, Ferrovie dello
Stato, Rfi e il general contractor CEPAV2 si sono affrettati a firmare un contratto che di fatto può permettere
di aprire i cantieri del primo lotto costruttivo. Non sappiamo se le 309 prescrizioni, che impongono modifiche
più che sostanziali al progetto, verranno rispettate, perché di fatto, con questo escamotage, si è sottratta la
progettazione al controllo pubblico, arrivando ad autorizzare un’opera sostanzialmente appena abbozzata
sulle carte.
Nel recente incontro che abbiamo ottenuto, dopo innumerevoli pressioni, col ministro delle Infrastrutture,
siamo stati rassicurati sul fatto che l’opera verrà bloccata. Chiaramente promesse e parole non bastano,
siamo stufi di ripeterlo. Abbiamo la consapevolezza che mantenere la barra dritta come abbiamo fatto
in questi anni sia servito a scardinare le certezze di chi vuole realizzare l’opera; ha potuto evitare,
almeno fino ad oggi, l’apertura dei cantieri e, soprattutto, ha mostrato quali siano i reali interessi che
stanno dietro a questo tipo di progetto.
Il dramma del crollo del Ponte Morandi a Genova, gli incidenti ferroviari di Pioltello, di Andria e di Viareggio, i
morti legati al dissesto idrogeologico e alla mancata cura del territorio (bonifiche!) ci dicono che la causa di
queste tragedie è la cronica mancanza di risorse pubbliche destinate all’unica grande opera urgente che
vogliamo: la messa in sicurezza dei territori e il miglioramento delle infrastrutture esistenti, oggi sacrificate in
nome di opere inutili e faraoniche, che hanno ingrassato le tasche dei soliti comitati d’affari .
Dal canto nostro rimaniamo convinti che fermare quest’opera è possibile, se a farlo siamo tutti noi, con la
determinazione e la voglia di costruire un territorio diverso e solidale, libero da quelle logiche di profitto a tutti
i costi che tanti problemi stanno causando oggi.
Lo ripetiamo da sempre, se verrà avviato, il TAV Brescia – Verona rimarrà un monumento all’incompiuto e
allo spreco di risorse pubbliche.
Per queste ragioni non possiamo che tornare a riempire le strade e le piazze dei nostri paesi il prossimo 29
settembre e serviamo tutti e tutte per dare un forte segnale di cambiamento!
Per adesioni scrivere a info@notavbs.org o dare conferma via messaggio a Loretta al numero +39377953

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