INCENERITORI, UNA DISCUSSIONE DI 14 ANNI FA ANCORA ATTUALE E UTILE

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Nel numero 54 della rivista de Il Manifesto (ottobre 2004) venne pubblicato un dossier rifiuti ove spiccava un intervento di Duccio Bianchi e Andrea Poggio, esponenti di spicco di Legambiente, allora, nelle sue espressioni nazionali, esplicitamente a favore dell’incenerimento dei rifiuti (negli ultimi giorni, su Il Manifesto, abbiamo letto diversi interventi di esponenti di Legambiente esplicitamente contrari all’incenerimento, prendiamo atto di questa modifica di posizione, c’è voluto un po’ … meglio tardi che mai).

In quella occasione preparai un intervento di risposta la cui versione ridotta venne pubblicata su la Rivista del Manifesto nel numero successivo.
A parte i protagonisti e il livello alquanto basso delle considerazioni di Salvini sul tema, la questione gira sempre sulle stesse corde.
Anche se di 14 anni fa, questa risposta ha ancora una sua validità e dignità.

Il tema è stato trattato da Medicina Democratica dalla sua nascita (1976) a partire dal contrasto per il progettato inceneritore per i rifiuti prodotti dagli interventi di bonifica seguenti al crimine di Seveso, si sviluppò negli anni ’80, nel 1994 divenne il libro “Oltre lo spreco” di Luigi Mara (alla cui stesura collaborai) e segui una marea di iniziative sia per contrastare singoli impianti, piani rifiuti con incenerimento a go-go, sia per indurre una svolta nella gestione dei rifiuti e sostenere una critica drastica e rigorosa ad una economia (lineare) e ad una produzione di merci fondata sulla illimitata estrazione di materia dal pianeta e dalla irresponsabile dispersione di rifiuti (solidi, aeriformi, liquidi) nell’ambiente.
Sperando di fare cosa gradita la (ri)metto a disposizione.

Marco Caldiroli – Medicina Democratica Onlus
Note Dossier Rifiuti la Rivista

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