BIOMETANO, UNA QUESTIONE CONTROVERSA, ASSEMBLEA A VILLA POMA (MN)

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Sala civica piena e molti interventi nella serata di Villa Poma del 5 dicembre dedicata ai progetti di impianti di produzione di biogas da frazione organica dei rifiuti urbani (“umido” domestico e verde/sfalci).
Se è pacifico che dalla raccolta differenziata occorre procedere al recupero dei rifiuti e quindi necessitano impianti adeguati si possono creare delle storture ove forme di incentivazione attraggono interessi che non sono finalizzati al “bene comune”.
In una zona ristretta del basso mantovano sono in procedura autorizzativa 3 impianti privati per circa 130.000 t/a mentre un altro impianto (del gestore della raccolta rifiuti) è stato ipotizzato (già dalla approvazione del piano regionale rifiuti nel 2014). Si tratta di impianti integrati di digestione anaerobica associata a compostaggio del digestato residuo.
Il biometano è l’evoluzione degli impianti a biogas e presenta una serie di vantaggi indiscutibili rispetto a questi ultimi : non vi è combustione del gas prodotto che viene invece messo a disposizione della rete del gas naturale o direttamente per autotrazione.

Ma, come per gli impianti di digestione anaerobica e produzione di biogas, vi sono alcune controindicazioni. Da un lato la rete impiantistica lombarda è più che adeguata (di Forsu ne viene anche importata) e questo fa sospettare che l’intento non sia relativo a trattamento della forsu ma di altre tipologie di rifiuti (speciali) se non della assurda pratica di produrre biogas da coltivazioni “energetiche” dedicate (es. mais). In una area agricola come il basso mantovano sarebbe più logico, se sono davvero necessari, prevedere impianti di compostaggio aerobico.

Nelle slide presentate vengono illustrati i pro e i contro di tale proposta nella realtà mantovana.

lucidi 5 dicembre 2018 villa poma

slides balestrieri villa poma 5 dicembre 2018

A cura di Marco Caldiroli

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