“MARINA 2” IMPUGNATA LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE DEGLI AMMIRAGLI PER L’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO DEI MILITARI

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Sull’argomento si veda anche https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=7852

Il caso “Marina 2”: Impugnata la sentenza del Tribunale di Padova del 14 gennaio 2019 nonostante la richiesta di assoluzione formulata dal PM

Il 14 Marzo 2019 è stata pubblicata la sentenza emessa dalla III Sezione Penale della Corte di Cassazione il 06.11.2018, sul caso “Marina 1” che ha annullato – (con rinvio, per la terza volta, alla Corte veneziana) – la sentenza assolutoria, emessa il 16 marzo 2017 dalla Corte d’Appello di Venezia, che, condannava, tra l’altro, le parti civili, Medicina Democratica e AIEA, al pagamento delle spese processuali. Si tratta del primo processo che vede quali imputati gli Ammiragli della Marina Militare, accusati della morte per mesotelioma pleurico di Giuseppe Calabrò e Giovanni Baglivo deceduti nel 2002 e nel 2005. Si tratta di una grande vittoria, ottenuta attraverso il ricorso in Cassazione delle sole parti civili Medicina Democratica ed Associazione Italiana Esposti Amianto, assistite dall’avv. Laura Mara, in unione all’impugnazione proposta dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Venezia.
Un enorme paradosso: il 14 Gennaio 2019, il Giudice Monocratico del Tribunale di Padova, Dr.ssa Chiara Ilaria Bitozzi, nonostante la citata sentenza della Corte di Cassazione, ha assolto tutti gli alti ufficiali della Marina nel c.d. processo “Marina 2” che avevano la responsabilità degli equipaggi e della tenuta della flotta che ha continuato a solcare il mare anche dopo la messa al bando dell’amianto, che risale al 1992. Lo stesso Pubblico Ministero Sergio Dini aveva chiesto l’assoluzione, a conclusione di un processo durato tre anni e mezzo e un’inchiesta cominciata una quindicina di anni fa.
Ancora una volta Medicina Democratica, l’Associazione Italiana Esposti Amianto ed AFEA hanno proposto appello contro la citata sentenza e l’Avv. Laura Mara si è fatta portavoce di un’istanza, poi condivisa anche da altre Parti Civili, inoltrata alla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Venezia, con la quale si è chiesto al Procuratore Generale (anche a fronte dell’acquiescenza prestata dal Pubblico Ministero alla sentenza assolutoria di primo grado) di impugnare ad ogni effetto penale la citata sentenza della Dr.ssa Bitozzi.
Il risultato è stato ancora una volta vittorioso, in quanto il Procuratore Generale, Dr. Antonio Mura, ha impugnato la predetta sentenza assolutoria ripercorrendo puntualmente gli errori metodologici seguiti dal Tribunale di Padova e condividendo non solo l’istanza presentata dall’Avv. Laura Mara e dalle altre Parti Civili, tra cui l’Avv. Daniela Boscolo Rizzo, ma anche i motivi di impugnazione proposti dai predetti legali di Parte Civile. Si tratta indubbiamente di una grande vittoria nel solco dell’affermazione della democrazia, della giustizia e del diritto per le vittime da e sul lavoro. Ancora una volta le Associazioni vogliono esprimere un sentito ringraziamento per l’enorme ed incommensurabile lavoro svolto da Luigi Mara, prematuramente scomparso tre anni fa, che, come Consulente delle Associazioni, ha seguito passo passo tutto l’iter di questo complesso processo penale, che vede quale Responsabile Civile proprio il Ministero della Difesa Italiano.
Il pronunciamento della Corte di Cassazione sul caso Marina 1, nonché l’impugnazione proposta dal Procuratore Generale Dr. Antonio Mura contro la sentenza del Tribunale di Padova, Giudice Dr.ssa Bitozzi, sul caso Marina 2 apre uno spiraglio di luce e ci spinge a continuare a lottare per la difesa della salute e della vita dei lavoratori, delle lavoratrici e di tutte le persone esposte ai diversi cancerogeni sia all’interno che all’esterno dei luoghi di lavoro.

Per Medicina Democratica, il Responsabile delle Vertenza Giudiziarie Fulvio Aurora
Per AIEA, il Presidente Maura Crudeli

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