UNO SFORZO COMUNE PER SOSTENERE MEDICINA DEMOCRATICA E EPIDEMIOLOGIA & PREVENZIONE

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Alle compagne e ai compagni soci di Medicina Democratica, ai simpatizzanti e a tutti coloro i quali condividono, anche in parte le nostre iniziative e le nostre idee/proposte.

Nell’ultima Assemblea di Medicina Democratica che si è svolta a Firenze il 25 maggio 2019 è stata approvata una proposta che qui si espone:

a tutti (o quasi) è noto che Medicina Democratica ed Epidemiologia & Prevenzione hanno avuto un fondatore comune : Giulio Maccacaro.
Non scopriamo l’acqua calda se diciamo che una rivista fa fatica a sostenersi non solo per problemi economici. Come Md abbiamo fatto diverse discussioni sul tema da quando la organizzazione e la cura dei numeri era in capo principalmente a Luigi Mara. Abbiamo concluso che la rivista Medicina Democratica con la il suo pensiero critico e storico, deve rimanere e deve essere fruibile nella sua versione cartacea, senza escludere anzi, promuovendo per quanto ci è possibile con le nostre forze, altre forme, come quelle on-line.
Una posizione simile è stata anche assunta della proprietà e dalla redazione di Epidemiologia & Prevenzione.

La nostra proposta, direbbe qualcuno, viste le difficoltà dovrebbe essere quella di unificare le due riviste, questa prospettiva non è la nostra perché riteniamo che ognuna ha delle proprie peculiarità che è prezioso mantenere. Sono due riviste che arricchiscono il pensiero critico e storico, sui temi della salute, della sanità e dell’ambiente dentro e fuori i luoghi di lavoro, su basi scientifiche e, al tempo stesso, costituiscono uno strumento utile per le discussioni di tutti i giorni, per capire la realtà e, non ultimo, per la lotta per affermare il diritto alla salute (tribunali inclusi). Pensiamo alle parole che sostanziano il titolo della rivista omonima: epidemiologia e prevenzione. Già parlare di prevenzione nel suo significato pieno e corretto è fondamentale tanto più se associato al termine epidemiologia visto spesso come una conoscenza ex post. Il richiamo è ai servizi e alle strutture per la prevenzione che, sempre più frequentemente, non sono più tali o lo sono malamente. Un termine che, in diverse occasioni, si deve contrapporre a pratiche sanitarie di diagnosi “precoce” fatte passare come prevenzione primaria anche se atte, al meglio, a rilevare una patologia agli inizi e non a prevenirla oppure a screening di massa non sempre fondati sul piano scientifico, socialmente e individualmente utili. Non si è contrari alla diagnosi precoce e agli screening certificati e giustificati; vanno chiamati col loro nome e non siano confusi con la prevenzione (si veda in proposito l’articolo di G.Maccacaro: Vera a Falsa Prevenzione in “per una medicina da rinnovare, 1979 pag. 319)).

E poi c’è l’epidemiologia, ovvero quella disciplina scientifica che aiuta a ricercare l’origine dei disagi e delle malattie e che, facendo emergere le cause, rende più chiaro il significato della prevenzione e su quali fattori puntare per renderla concreta. Noi siamo avvezzi a combattere la nocività negli ambienti di lavoro e che lottiamo contro gli inceneritori o l’inquinamento ambientale in generale e, in concreto, in specifici territori e, ancora siamo impegnati in diversi processi dove è fondamentale dimostrare la relazione causa ed effetto per sottolinearne la loro funzione, per capire e punire le responsabilità di chi ha provocato malati e morti nonchè disastri ambientali, abbiamo ben chiaro il rapporto e la relazione fra epidemiologia e prevenzione.
L’importanza di Epidemiologia & Prevenzione è stata confermata recentemente per la pubblicazione (e pubblicizzazione) dell’ultimo rapporto Sentieri sulle condizioni sanitarie dei residenti e dei lavoratori nelle aree contaminate (SIN) d’Italia, le tante Taranto e Ilva del nostro paese.

Il nostro obiettivo è quindi rendere le riviste di cui parliamo sempre più utili alle necessità che abbiamo e sempre più diffuse fra tutti coloro che si impegnano nel campo della salute.
L’impegno è contestualmente quello di renderle più fruibili senza semplificarle, occorre mettere a disposizione conoscenze scientifiche anche per chi non possiede un bagaglio di conoscenze e di studi scolastici avanzati, fare uno sforzo di comprensione, cercare di approfondire e magari di studiare. Capire di più significa lottare di più e lottare meglio.

Per questo abbiamo deciso di riprendere e rafforzare i rapporti con Epidemiologia & Prevenzione in diversi modi.
Accogliendo, come nei primi anni, nel contesto redazionale un compagno della redazione di Medicina Democratica, per collaborare e per trovare momenti di iniziativa comune fra le due riviste, nel rispetto e nella valorizzazione delle diverse impostazioni.
Non solo, proponiamo ai soci e alle socie di MD di leggere anche EP favorendone la diffusione : in particolare chiediamo a coloro che si sono associati a Md con la quota associativa di 35 euro di aggiungerne altri 15 (IBAN:IT31D0503401708000000018273 ); da parte sua l’Amministrazione di MD verserà una ulteriore quota a EP per poter fornire un aiuto economico per garantire la continuità della rivista. E’ una proposta, non un obbligo che però ci sembra adeguatamente motivato anche in relazione alle attuali temporanee difficoltà economiche di Epidemiologia & Prevenzione. Si tratta di una sperimentazione per un anno, poi valuteremo i risultati.
Per chi si associa o è già associato con la quota sostenitrice di 50 euro l’abbonamento a E & P sarà automatico (a partire da settembre).

Ricordiamo che le modalità di associazione a Medicina Democratica sono su: https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=65

A partire da settembre, infine, intendiamo organizzare delle riunioni territoriali per riorganizzare l’azione di MD e renderla più incisiva in proprio e nelle relazioni con le altre associazioni nazionali e internazionali, arrivando anche a ridefinire lo Statuto (con i relativi obblighi previsti per gli Enti del Terzo Settore).

Vi inviamo nel frattempo i nostri più fraterni saluti

Per Medicina Democratica Onlus
Il Presiente: Marco Caldiroli,
il Direttore Responsabile della rivista: Fulvio Aurora
Il Direttore editoriale: Enzo Ferrara
Il Tesoriere : Antonio Muscolino

Milano, 5 agosto 2019

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