SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO NOTAV E A NICOLETTA DOSIO

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Comunicato stampa 31.12.2019: Nicoletta Dosio condotta in carcere

Non è con la repressione e il carcere che si fermano i movimenti o si cancellano il diritto a manifestare.
Sono innumerevoli gli studi e le prese di posizione del movimento trentennale che è partito dalla Val Susa contro la costruzione – con gallerie in montagna – della linea TAV Torino Lione.
Un movimento popolare e un movimento scientifico che ha saputo contestare anche tecnicamente questa “grande opera”. Come Medicina Democratica abbiamo organizzato due convegni al Politecnico di Torino e partecipato a diverse iniziative oltre ad avere pubblicato numerosi articoli sulla rivista sul tema per mostrare come l’opera che si vuole costruire sia inutile, dannosa e fondata su norme illegittime (la “legge obiettivo”) perché in contrasto (“in deroga”) con le leggi ambientali.
La nostra preoccupazione riguarda infatti anche i danni alla salute derivanti dalla sua realizzazione.
Per anni la Valle sarà un grande cantiere provocando un elevato inquinamento oltre che uno sconvolgimento idrogeologico irreversibile del territorio. Il lavoro in galleria presenta notevoli rischi per le maestranze ed è arcinoto che in quelle montagne è presente l’amianto, i lavori esporranno i lavoratori e la popolazione alle sue temibili fibre con le ben note conseguenze in termini di malattie e di mortalità.
I mezzi per dissuadere il movimento dal manifestare la propria contrarietà con una mobilitazione dal basso sono stati repressivi anche contro chi resiste in modo non violento. Per questo la prof.ssa Nicoletta Dosio è stata condotta in carcere in coerenza alla sua posizione di non accettare l’“autoreclusione” dei domiciliari. Non sarà la repressione a fermare le lotte e le iniziative che continueranno fino a che “il popolo degli interessati” non cambierà idea ed interromperà l’azione che nega il diritto alla salute, alla libertà e alla democrazia.
Cara Nicoletta, Medicina Democratica è con te e non ti lascerà sola come è con tutti coloro (a Prato e ovunque) viene “sanzionato” in base al “decreto Salvini sulla sicurezza” perché manifesta per i diritti sui luoghi di lavoro

Torino 31.12.2019

Il responsabile di Torino e del Piemonte
Enzo Ferrara, ricercatore

Il presidente di MD
Marco Caldiroli, tecnico della prevenzione

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