Significato della costituzione di parte civile di Medicina Democratica al processo ThyssenKrupp

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ThyssenKruppNei giorni scorsi è pervenuto questo messaggio presso la nostra segreteria dopo la sentenza di appello ThyssenKupp:

“innanzi tutto buona serata e buon fine settimana,poi volevo sottoporvi una questione delicata,immagino che conosciate una certa fabbrica di Torino dove un capannone della linea 5 di una nota acciaieria tedesca è andato a fuoco provocando la morte di 7 poveri lavoratori,io mi sto ancora chiedendo a che titolo una onlus senza nessun interesse diretto nella nota fabbrica ha preteso un risarcimento danni pur essendosi costituito parte civile,ma parte civile perchè? Mi ripeto cosa c’entrate voi nelle questioni interne e ora pubbliche di un’azienda? Ma poi mi chiedo dove andranno a finire i soldi che voi,secondo me, avete percepito indebitamente? Per finanziare chi o cosa?”

Teniamo a rispondere pubblicamente a queste posizioni con il seguente comunicato.

COMUNICATO

In relazione alla domanda postaci sottolineiamo che Medicina Democratica risponde anche per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco e  strumentalizzazione sul suo operato:

a)- L’incendio sviluppatosi il 6 dicembre 2007 a Torino alla
ThyssenKrupp non è il frutto della casualità;

b) – Per sette operai arsi vivi in quell’incendio porta l’esclusiva responsabilità la società ThyssenKrupp e gli imputati che l’hanno amministrata;

c) – Non si è trattato di un fatto privato, ma di una serie di gravissimi e criminali reati commessi dall’azienda, determinati da altrettante gravissime inadempienze e violazioni delle leggi;

d) – La società nel suo insieme ne è coinvolta, e, in primis, il mondo del lavoro;

e) – Medicina Democratica è un’associazione senza scopo di lucro. Essa è nata per difendere il diritto alla salute e all’ambiente salubre costituzionalmente garantiti (cfr. artt. 32, 41 e 9 della Costituzione della Repubblica): da quando è nata si batte per affermarli, nonché per il rigoroso rispetto dei diritti umani; pertanto, ogni volta che si verificano attentati all’integrità psico-fisica delle lavoratrici e dei lavoratori (e non solo di essi!) con infortuni e/o malattie professionali, l’Associazione viene profondamente colpita moralmente ed anche materialmente per il suo costante impegno e lavoro teso ad affermare la prevenzione di ogni rischio lavorativo ed extra-lavorativo, nonchè per sostenere le molteplici iniziative e le lotte atte ad evitarli;

f) – Medicina Democratica si è costituita parte civile nel processo contro gli imputati ThyssenKrupp sin dall’inizio, e la sua costituzione è stata accolta sulla base dell’attività concretamente svolta negli ultimi quattro decenni, nonché sulla base delle leggi e della giurisprudenza di merito e di legittimità; infatti cosi hanno deciso il GUP (Giudice dell’Udienza Preliminare) con propria ordinanza, nonché la Corte d’Assise con la sentenza di primo grado e la Corte d’Assise d’Appello di Torino il 28.02.2013;

g) – Il risarcimento dei danni riconosciuto all’Associazione con sentenza di primo grado è stato dimezzato dalla Corte d’Assise di d’Appello di Torino il 28.02.2013; la somma è attualmente bloccata dato che la sentenza non è passata in giudicato (manca la Cassazione), discorso analogo vale per le spese di giudizio;

h) – Se la Corte di Cassazione confermerà la sentenza d’Appello, come ha esplicitamente stabilito da Medicina Democratica, tale risarcimento sarà destinato ed utilizzato per promuovere le iniziative di informazione e formazione delle lavoratrici e dei lavoratori per affermare la prevenzione di ogni rischio, ovvero per promuovere la salute, l’ambiente salubre ed i diritti umani, in fabbrica come in ogni dove del Paese;

Ed ancora si sottolinea che:

1. – Per quanto concerne il processo di appello, si segnala quanto tutti i  mass-media hanno accuratamente occultato e occultano, e cioè che Medicina  Democratica è stata l’unica parte civile presente in questo grado di  giudizio!
2. – Tutte le altre parti civili, a differenza di Medicina Democratica, hanno  ritirato la loro costituzione di parte civile in cambio delle somme a loro  versate dalla multinazionale tedesca;
3. – I rappresentanti ed i consulenti tecnici di Medicina Democratica che hanno  partecipato alle diverse udienze – [dall’udienza preliminare (2009) al 
dibattimento di primo grado ed in grado di appello, fino all’udienza del 28 febbraio 2013) – e che hanno svolto l’attività di consulenza tecnica, non 
solo lo hanno fatto in modo gratuito, ma hanno svolto il tutto mettendoci i 
soldi di tasca loro;
4. – Come è noto (e se non lo è lo si ribadisce) Medicina Democratica vive del lavoro volontario e gratuito dei  suoi aderenti e simpatizzanti e delle loro sottoscrizioni, dato che  l’Associazione non ha mai goduto e non gode di finanziamenti né diretti, né  indiretti, da parte di chicchessia, e questo è bene.

Per restare al suddetto procedimento penale, cogliamo l’occasione della (strumentale) domanda rivoltaci per informare chiaramente quali sono le finalità e l’operato concretamente svolto da Medicina Democratica.

Il direttivo nazionale di Medicina Democratica, Movimento di lotta per la salute

Milano, 3 marzo 2013

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