Questa mattina è iniziato il dibattimento davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Milano contro i chirurghi della ex Clinica Santa Rita, imputati di omicidio volontario.
Sono state sollevate da parte degli avvocati delle difese eccezioni di esclusione delle parti civili costituite (già riconosciute davanti il Giudice dell’Udienza Preliminare): Regione Lombardia, ASL di Milano, Ordine dei Medici di Milano, Medicina Democratica onlus.
La Corte d’Assise ha respinto tali richieste con opportune motivazioni; ancora le difese dei due principali imputati hanno proposto ai giudici di procedere per rito abbreviato ottenendo la stessa risposta.
Prima del processo vi è stato davanti alla Regione Lombardia il presidio organizzato dal coordinamento dei cittadini e dei lavoratori della Sanità di Milano e provincia in occasione dell’insediamento del Consiglio Regionale.
Lo scopo è stato quello di affermare il diritto alla salute costituzionalmente garantito: per una sanità “bene comune” pubblica e partecipata, libera dal profitto; per fare cessare tutte le forme di corruzione e di clientelismo.
MD ha ricordato ai giornali e Tv presenti (Rai 3 e Rai News) che nelle ore successive si sarebbe svolta la prima udienza dibattimentale del processo “Santa Rita bis”. Un processo non solo per ottenere giustizia, ma per richiamare alla necessità di un cambiamento degli assetti sanitari regionali: basta con i finanziamenti illeciti, con la confusione fra pubblico e privato, con i tagli dei servizi territoriali. Un sistema sanitario che richiede una profonda modifica: non più un sistema fondato sul finanziamento delle prestazioni -DRG- (che paga la malattia), ma volto a ridurre le malattie e i disagi (che paga la salute).
Il 3 aprile MD ed altre associazioni hanno proposto ai consiglieri regionali di incontrarsi per discutere nel merito della sanità e dei suoi cambiamenti. (via Valvassori Peroni 56) ore 20,30
Milano, 27 marzo 2013
Medicina Democratica
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