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oggi è il: 03|07|2024


PREVENIRE I TUMORI RIMUOVENDONE LE CAUSE, NON CERCARLI QUANDO SONO GIA’ MANIFESTI.
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I livelli di diossina riscontrati nel latte e nei latticini di alcune aziende agricole di Taranto hanno giustamente allarmato gli enti preposti ai controlli, l’ARPA e la ASL, tanto che un incontro ad hoc si terrà presso la Presidenza della Regione alla presenza anche dell’Assessore alle Politiche della Salute.

Quello che ci preoccupa maggiormente sono le modalità con cui, per quanto la stampa permette di comprendere, si è giunti a questa conoscenza. In un caso sarebbe stata la Procura della Repubblica di Taranto a richiedere alla ASL l’effettuazione di esami sul latte di un’azienda agricola il cui bestiame era stato visto pascolare in un’area prossima ad un camino dell’ILVA. Mentre in un altro caso era stato il movimento Peacelink a far analizzare partite di formaggio ottenendo risultati che confermavano la presenza di diossine e pcb in eccesso.

È possibile che, a questo punto, le aziende, per difendersi da accuse gravissime, mettano in campo docenti e ricercatori di università ed enti di ricerca che, per loro conto e a loro spese, effettueranno misure nei laboratori delle istituzioni pubbliche contrapponendole a quelle dell’ARPA e della ASL, come è avvenuto in questi giorni a Brindisi per i terreni e le colture nei pressi del nastro trasportatore del carbone della centrale di Cerano ed in questi anni nei processi per le morti e le malattie da lavoro.

Allo stesso copione assisteremo nelle controversie che si stanno aprendo per i danni e le malattie ambientali le quali compaiono adesso con una coerente sequenza temporale rispetto a quelle da lavoro perchè l’intensità delle esposizioni è stata dapprima più alta per i lavoratori, che ne hanno patito subito le conseguenze, mentre è stata più bassa ma più diffusa per la popolazione generale che oggi ne vede gli effetti.

Tutto ciò ci conferma che di fronte a questi problemi è scarsamente efficace correre ai ripari *a posteriori *ma che solo controlli preventivi, attivi e sistematici possono incidere sulla salute pubblica. Questo richiede che negli enti di controllo siano dispiegati uomini competenti ed indipendenti nonchè i necessari mezzi che ancora non vediamo dispiegati nonostante le ripetute ed inveterate richieste delle popolazioni.

Gino Stasi

Presidente Medicina Democratica - Brindisi

Informazioni cell. 3291184097




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